L’Isis uccide i gatti? Ecco perché è una bufala

"L’Isis approva una legge anti-gatto e a Mosul in Iraq parte lo sterminio". In questi ultimi giorni, su tantissime testate italiane abbiamo letto questa notizia, ma è una bufala. Ecco perché

“L’Isis approva una legge anti-gatto e a Mosul in Iraq parte lo sterminio”. In questi ultimi giorni, su tantissime testate italiane abbiamo letto questa notizia, ma è una bufala. Ecco perché.

Molte testate autorevoli online e i principali siti di news hanno diffuso articoli in cui si sosteneva che lo Stato Islamico aveva emanato una fatwa, ovvero una sentenza, contro i gatti che obbligava tutti gli abitanti di Mosul, a catturare e uccidere i felini presenti nel Califfato.

La fonte della notizia è Alsumaria, un sito iracheno da cui almeno una volta al mese, partono informazioni poco autorevoli e credibili, ma dove comunque non si parla affatto di sterminio, ma di una legge che vieta di tenere i gatti in casa perché essi non sarebbero in linea con la visione, l’ideologia e la credenza jihadista.

Cosa abbastanza strana, visto che in rete ci sono centinaia di foto di combattenti Isis con in braccio gatti (attenzione nessun amore verso gli animali, sono solo sporchi sotterfugi per attrarre giovani reclute sfruttando le logiche dei social network).

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L’articolo di Alsumaria non a caso non è stato ripreso da nessun quotidiano internazionale, ma solo da siti minori, tra cui il tabloid Daily Mail, anch’esso smascherato più volte in passato per aver messo in circolazione bufale.

foto isis

Il 5 ottobre, il giornale britannico spiegava che l’Isis aveva emesso una fatwa per i gatti che vivono all’interno delle case, citando un’altra fonte Iraqi news.

In pratica però, in entrambe le testate, si parla di una legge che vieterebbe di tenerli dentro casa, non di ucciderli.

Ma allora com’è possibile che sui siti italiani la notizia sia arrivata in maniera così distorta?

Ce lo chiediamo anche noi, che abbiamo verificato tutte le fonti citate. L’unica spiegazione che ci siamo dati è che, l’articolo del Daily Mail, sia stato frainteso, perché al suo interno c’erano parole come “cacci”a ed “epurazione”, che se decontestualizzate dalla frase potevano essere tradotte in maniera errata.

Quindi, cari lettori, ad oggi non solo non c’è alcuno sterminio in atto, ma è ancora tutta da verificare anche la fatwa, perché in realtà nella tradizione musulmana i gatti sono animali puri e perfino Maometto si prendeva cura di loro.

Dominella Trunfio

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