Come si comporta il tuo felino in casa? È più giocoso o a tratti aggressivo quando è in tua compagnia e si relaziona con i suoi simili? Scoprilo con questi 6 segnali che possono aiutarti a decifrare il suo atteggiamento nei momenti apparentemente pacifici
Interpretare il comportamento di un gatto è cosa ardua, inutile girarci intorno. Quando crediamo di aver conosciuto a fondo il nostro micio, lei o lei saprà ribaltare la situazione, dimostrandoci in realtà di aver fatto un buco nell’acqua.
Possiamo comprare la cuccia più affascinante e progettare percorsi avventurosi per far sì che il gatto la raggiunga, ma dopo tanto lavoro e aver messo mano al portafoglio, il felino preferirà (quasi) sempre un comunissimo scatolo di cartone.
E vogliamo parlare delle interazioni tra gatti? Tanto affettuosi quando vogliono, pronti a condividere la scatola di cui abbiamo appena parlato ma improvvisamente contrariati da qualcosa che nella loro mente è visto come “assurdo”. Alcuni atteggiamenti, magari un po’ schivi, possono farci sospettare delle vere intenzioni del nostro gatto.
Tenendo a mente che la socializzazione è fondamentale per i cani come per i gatti, è utili saper distinguere il gioco da reazioni decisamente più bellicose. Ma come fare? Basta prestare attenzione a 6 segnali o comportamenti che il nostro animale domestico mette in atto.
In un nuovo studio scientifico pubblicato recentemente sulla rivista Scientific Reports i ricercatori hanno infatti individuato 6 elementi comportamentali osservando le interazioni tra 210 gatti e i loro proprietari, registrate da questi ultimi. In base a questi elementi i felini sono stati classificati come giocosi, aggressivi/battaglieri o una combinazione di entrambi i tratti.
I 6 segnali
- combattimento: il gatto entra in contatto fisico con un altro gatto, lottando contro quest’ultimo
- inseguimento: il gatto si lancia nell’inseguimento di un suo simile o fugge se inseguito
- vocalizzazione: il gatto produce suoni o richiami come miagolii, gorgoglii, sibili
- postura del corpo “inattiva”: la testa e il corpo del gatto sono quasi immobili e in una posizione specifica. Un esempio è quando il gatto è accovacciato, sdraiato, seduto
- altri segnali del linguaggio del corpo interattivi: il gatto si relaziona con un suo simile. Si avvicina a questo, lo annusa, flette il collo, mostra la pancia, si rotola sulla schiena e così via
- attività non interattive: il gatto si dedica a se stesso o a oggetti inanimati. Si lecca, salta, muove la testa o tocca un oggetto
Contrariamente a quanto si possa credere il combattimento è classificato anche come giocoso per quanto possa sfociare in una rissa vera e propria. Per gli esperti, infatti, questo punto è da valutare come intermedio. L’inseguimento e la vocalizzazione sono invece associati all’aggressività mentre gli ultimi 3 punti al gioco o comunque a una interazione “tranquilla”.
I risultati hanno provato che poco più della metà delle interazioni tra i gatti osservate nello studio aveva carattere giocoso, un terzo aggressivo mentre la restante parte intermedio. È importante considerare la variante intermedia, essendo questa propria di ogni essere vivente e noi umani dovremmo saperne qualcosa. Ciononostante i ricercatori ricordano che le interazioni cambiano di giorno in giorno.
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Fonte: Scientific Report
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