Gatto cammina sul cemento fresco e viene ucciso a fucilate: orrore in Umbria

Gualdo Tadino, un uomo ha ammazzato un gatto a colpi di fucile dopo che il felino ha camminato sul cemento fresco. Ancora un violento crimine contro gli animali. Servono pene più severe per punire azioni come questa, che non possono trovare alcuna giustificazione

Fa accapponare la pelle quanto verificatosi in un comune umbro in provincia di Perugia. A Gualdo Tadino un uomo si è macchiato le mani e la coscienza di sangue, giustiziando un gatto a colpi di fucile. L’animale avrebbe camminato sul cemento fresco dinanzi alla sua abitazione, rovinando così il lavoro.

Le sue orme sono l’ultimo segno di presenza del felino, barbaramente ucciso perché ritenuto colpevole dal soggetto. Stando a quanto riferito da fonti locali, la condanna a morte sarebbe avvenuta in pieno centro abitato.

Il corpo del gatto, però, sarebbe stato recuperato in un’altra zona, probabilmente per allontanare i sospetti. La proprietaria del felino avrebbe quindi sporto denuncia contro ignoti. Le indagini avviate dalle autorità preposte avrebbero poi portato all’individuazione di un uomo, ritenuto il mandante di questa vile azione.

Sarebbe stato solamente allora che, ricostruendo i fatti, l’uomo avrebbe provato a spiegare agli agenti cosa era successo e il motivo della sua violenza reazione. Nulla, però, potrà mai giustificare un simile atto.

La vicenda ha scioccato profondamente la popolazione di Gualdo Tadino, che chiede al proprio sindaco di prendere posizione e dichiararsi parte civile.

È sconcertante la frequenza con la quale vengono compiuti crimini e maltrattamenti sugli animali. Cani, gatti, selvatici presi a calci, uccisi a bastonate, a sassate, spesso sotto gli occhi di tutti. Molti degli autori sono giovani, pronti a diffondere le loro imprese sui social.

La maggior parte di questi casi viene archiviata senza una giusta pena. A volte i provvedimenti sono inesistenti. Episodi del genere mettono in luce la necessità di condanne e sanzioni più severe. Ciò è stato auspicato dall’onorevole Brambilla, la cui proposta di legge per punire i maltrattamenti di animali è ora nelle mani del Senato.

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