Se il tuo gatto distrugge la piantina di erba gatta che hai in casa, non redarguirlo: sta facendo incetta di repellenti contro le zanzare
L’erba gatta (nome scientifico Nepeta cataria) è un’irresistibile preda vegetale per i nostri amici felini, che amano strusciarsi fra le sue foglie e morderne le diverse parti: una vera e propria droga per i gatti, che sembrano provare immenso piacere dal contatto con questa foglia visto che sbavano, scalpitano, si contorcono e sembrano non riuscire a resistervi.
Ma quello che fino ad ora era considerato un atto di puro piacere potrebbe avere in realtà uno scopo ben più utile. È quello che hanno ipotizzato alcuni ricercatori, che hanno dimostrato come il contatto del pelo dei gatti con le foglie dell’erba gatta lo renda repellente a parassiti e piccoli insetti.
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L’erba gatta rilascia due sostanze chimiche in particolare che stimolano l’olfatto dei gatti in maniera piacevole, rendendo impossibile tenersi lontano dalle foglie di questa pianta: il nepetalactolo e il nepetalactone.
Queste sostanze vengono prodotte dalla pianta come insetticidi naturali e protezione dagli attacchi degli insetti. Se il gatto si strofina in modo vigoroso sull’erba gatta, o se addirittura ne rompe alcune foglie con i denti, rilascia nell’aria importanti quantità di questi “repellenti” naturali, tanto da proteggere anche se stesso dall’azione della zanzara (Aedes albopictus).
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I ricercatori hanno quindi voluto verificare se l’azione di mordere e masticare le foglie di erba gatta amplificassero l’azione repellente per i felini rispetto al semplice strofinamento del pelo contro la pianta. Per fare questo, hanno osservato il comportamento di sedici gatti alle prese con delle piantine di erba gatta intatta, con le foglie accartocciate e con le foglie strappate.
Per ogni categoria di pianta, il team ha anche effettuato test sulla presenza, nell’aria che circonda le foglie, degli estratti vegetali e delle sostanze chimiche considerate come repellenti naturali. È emerso che maggiore è il danno inflitto alla pianta e alle sue foglie, maggiore è l’azione repellente anche per i gatti.
Non solo la concentrazione di sostanze repellenti era fino a dieci volte più presente nelle piante con foglie strappate rispetto alle piante intatte, ma il mix di composti chimici rilasciati dalle piante era più complesso – il che ha creato un repellente più efficace e potente per i gatti anche in concentrazioni più basse.
L’utilizzo, da parte degli animali, di insetticidi naturali “rubati” alle piante o ad altre specie animali non è sconosciuto. Si pensi che diverse specie di uccelli ungono le proprie piume con oli essenziali di agrumi, strofinandosi sulle foglie, per tenere lontani insetti e parassiti. In modo simile, i lemuri si strusciano contro alcune specie di millepiedi come forma di trattamento antiparassitario.
Tuttavia, solo i gatti sembrano avvicinarsi alla pianta repellente animati da puro desiderio di piacere e non da una necessità di sopravvivenza. Quindi, se abbiamo un gatto nel nostro appartamento, oltre alla lettiera mettiamo a sua disposizione anche una piantina di erba gatta…ci ringrazierà!
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Fonte: iScience
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