Animali: secondo l’Enpa diminuisce l’abbandono dei cani ma aumenta quello dei gatti

Diminuisce l'abbandono dei cani ma aumenta, purtroppo, quello dei gatti e degli altri animali: i dati dell'Enpa.

Se, come abbiamo visto, gli italiani stanno imparando a trascorrere le vacanze con i loro cani, evitando sempre più di abbandonarli per strada, altrettanto non si può dire per i gatti e gli altri animali, domestici ed esotici. L’Enpa (Ente nazionale protezione animali) fa infatti sapere in una nota che, mentre l’abbandono canino risulta quest’anno in flessione, con un calo medio del 12% (i casi sono stati stimati nelle 81.000 unità), risulta invece in forte aumento l’abbandono di felini e altri animali.

I dati provengono da un costante monitoraggio effettuato grazie alle oltre 150 sezioni dell’ente su tutto il territorio nazionale, oltre alle numerose strutture gestite direttamente. L’abbandono dei cani pare concentrarsi intorno ai grandi centri urbani, con la conseguenza che aumenta il rischio di incidenti stradali nelle grandi vie trafficate (circa 4000 all’anno provocato da animali vaganti).

La flessione riguardante i cani, commenta l’Enpa, “è comunque da considerarsi un dato confortante”, raggiunto grazie alla pressante azione informativa e alla promozione di strutture e pacchetti viaggio pet friendly. Questo trend positivo è però purtroppo accompagnato da un nuovo fenomeno, quello dell’abbandono dei felini. Le cause, secondo l’ente, sono da ricercarsi nel loro aumento nelle case degli italiani (in quanto animali ritenuti più “gestibili” e autonomi), nella scorretta applicazione delle politiche di controllo della riproduzione e, soprattutto, nella mancanza di una norma che imponga l’utilizzo dei microchip di riconoscimento, come avviene invece per i cani.

E cosa dire degli animali esotici? Purtroppo sono sempre più le persone che, per gioco o status symbol, acquistano (spesso anche illegalmente) animali particolari e abituati ad habitat decisamente diversi dal nostro. Furetti, rettili, pappagalli e tartarughe si ritrovano così non solo a vivere spesso in condizioni disagiate ma, purtroppo, anche ad essere abbandonati durante la stagione estiva, quando passa l’euforia del possedere “qualcosa di strano” e diventa più importante una bella vacanza senza problemi.

Se, quindi, per i cani molto è stato fatto per cambiare la mentalità degli italiani, altrettanto non si può dire degli altri animali. L’abbandono è un fenomeno non solo estremamente crudele (sia nei confronti dell’animale che della sicurezza delle altre persone), ma che costa alla collettività oltre 200 milioni di euro all’anno. Sono diversi insomma i motivi per cui istituzioni e cittadini è bene che si impegnino a proseguire questa battaglia contro un gesto tanto inspiegabile quanto incivile.

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