Adottare un gatto: tutto quello che dovete sapere per assicurargli una vita felice

Si stima che i felini ospitati nelle nostre case siano circa 8.000.000 di esemplari. Ma cosa bisogna fare prima di adottarne uno per rendere il suo soggiorno con noi il migliore possibile?

Adottare un gatto. Cosa signica? Cosa comporta? L’ultimo ricordo che ho del gatto di casa: è l’immagine di questo splendido europeo, dal folto manto rosso, che prima di andare in cerca dell’amore della sua vita decise di lasciare a me un bel ricordo sulla mano destra.

Nonostante questo “burrascoso” addio non ho mai smesso di amare gli animali, gatti compresi. Si stima che i felini ospitati nelle nostre case siano circa 8.000.000 di esemplari. Ma cosa bisogna fare prima di adottarne uno per rendere il suo soggiorno con noi il migliore possibile?

Ecco alcuni consigli:

Come prepararci ad una lunga e coinvolgente storia d’amore

C’è un pensiero molto diffuso che vede la convivenza con un gatto una cosa estremamente facile: niente di più sbagliato. I gatti possono vivere anche 15-20 anni e questo significa che dovremmo affrontare un numero impressionante di operazioni, come la pulizia della lettiera, oltre alle spese veterinarie per mantenere il nostro amico sempre in splendida forma. Inoltre, una corretta alimentazione avrà dei costi non secondari, poi ci sono i giochi e una certa quantità di varie ed eventuali. Se siete coscienti di tutto questo allora siete pronti per accogliere un tenero micio nella vostra vita.

Dove adottare un gatto

Milioni di gatti non vedono l’ora di condividere con noi la loro esistenza. E magari appisolarsi insieme a noi sul divano o nella cesta del bucato. Come prima cosa, proprio come consigliato già per i cani recatevi in uno dei tanti canili o gattili disseminati in tutta Italia. Oppure consultate uno dei numerosi siti presentii sulla rete. La scelta è veramente infinita: cuccioli, cuccioloni ed adulti di ogni foggia e colore non aspettano che essere adottati, per avere una vera casa e l’affetto di una famiglia.

Inoltre, i volontari di queste strutture sapranno ben consigliarvi su quello più adatto a voi e alla vostra famiglia e in loro troverete sicuramente una voce amica ed un buon consiglio sulla gestione futura dell’animale.

Così facendo darete una vera casa al micio e lascerete un posto libero nella struttura che così potrà accogliere un altro randagio bisognoso di cure.

Ascoltate i consigli degli esperti

Molto spesso le persone arrivano nei rifugi con l’idea di adottare un certo tipo di gatto, con determinate caratteristiche fisiche e magari caratteriali. Ad esempio può capitare che una persona che ha già un gatto adulto voglia adottare un cucciolo come compagnia. Un cucciolo però è come un bimbo piccolo, vuole sempre giocare, e alla lunga finirebbe per stressare il gatto più anziano. In un caso simile sicuramente il personale esperto del rifugio vi consiglierebbe di adottare un gatto più “maturo”, sicuramente più riflessivo e accomodante di un cucciolo.

Allo stesso modo risulta sconveniente adottare un cucciolo di gatto se in casa c’è già un “cucciolo” d’uomo. Il bambino troppo piccolo, con un’età inferiore ai sei anni, non è in grado di gestire correttamente un animale e potrebbe fargli incautamente del male. Meglio un gatto adulto più resistente e comunque incline al gioco.

Come partire con la zampa giusta!

Una volta che avrete effettuato una ricerca e avrete scelto il vostro nuovo compagno di vita sarà importante seguire alcuni piccoli accorgimenti per facilitare il suo inserimento nel nuovo ambiente domestico.

Dedicargli il giusto tempo: i gatti amano le coccole, la routine quotidiana e la compagnia. Sarebbe buona norma portare in casa il nuovo amico quando si hanno a disposizioni almeno un paio di giorni liberi per poter aiutare micio ad adattarsi alla nuova vita.

Creare un “ambiente sicuro” per il gatto: posizionate la lettiera per i bisogni, il cibo, l’acqua ed una cuccia confortevole in una stanza della casa protetta e riparata possibilmente vicino ad una finestra. Questa sistemazione è particolarmente adatta se il gatto dev’essere inserito in un nucleo famigliare dove ci sono cani o altri gatti. In questo modo gli animali di casa potranno “fiutare” la presenza del nuovo arrivato ed avere dei contati protetti prima di fare le presentazioni ufficiali. Lasciamo qualche giorno al nuovo venuto per adattarsi prima di presentarlo al resto della famiglia.

La chiave vincente sarà la pazienza ed un avvicinamento piuttosto lento. Anche se il vostro cane è amico dei gatti è consigliabile un introduzione sempre graduale, cercando di farlo in una zona della casa dove il gatto abbia comunque sempre una zona di fuga a portata di zampa.

Evitate il “gatto contro gatto”: se vivete già con un gatto ma volete comunque adottarne un altro non pensate di gettare il nuovo arrivato in una stanza insieme a quello di casa, sperando che poi loro facciano da soli e serenamente le presentazioni di rito. La cosa migliore è tenere i due animali separati per alcuni giorni ed eventualmente scambiare le loro copertine in modo da abituarli all’odore l’uno dell’altro. Il giorno che deciderete di fare le presentazioni ufficiali assicuratevi di farlo in un campo neutro che sia privo di zone elevate, tipo scaffali, librerie, o eventualmente che ce ne siano a sufficienza per entrambi. Sarà comunque una questione di carattere. Molti animali vanno d’accordo dal primo momento, altri non ci riusciranno per il resto della vita.

Acquistate prodotti di qualità: ricordate il “chi più spende meno spende”…mai detto fu tanto appropriato. Non lesinate sull’acquisto di cibo di qualità in quanto sul lungo periodo potrà determinare lo stato di salute del vostro amato gatto. Cibi troppo economici sono sicuramente poco bilanciati e poveri di nutrienti e con il tempo potrebbero creare problemi all’apparato urinario dei vostri animali. Anche per quanto riguarda la lettiera abbiamo a disposizione diverse soluzioni alcune decisamente green, come l’utilizzo del tutolo di mais, del pino o dei vecchi giornali.

Controlli periodici: controllate regolarmente i vostri animali, esaminate attentamente il loro pelo e accertatevi che non ci sia presenza di pulci. La loro saliva può causargli oltre all’insopportabile prurito anche delle reazioni allergiche. Oltre a rendere il vostro micio decisamente nervoso e infastidito.

Non mi resta che auguravi una felice adozione sempre all’insegna della responsabilità.

Lorenzo De Ritis

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