Sabrina Del Fico I felini nati ed allevati in territorio russo non potranno più prendere parte alle competizioni internazionali, dopo una decisione che ha fatto molto discutere
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Di fronte ai ripetuti e violenti attacchi delle forze militari russe ai danni dei territori ucraini, anche la Federazione Internazionale Felini (FIFe) prende una dura posizione, annunciando il divieto per tutti i gatti nati ed allevati in Russia di partecipare a competizioni feline internazionali fuori dai confini del Paese – almeno fino al prossimo 31 maggio. Contestualmente la Federazione ha annunciato anche che destinerà parte del proprio budget a sostegno degli allevatori di gatti che si trovano in Ucraina e che attualmente sono in pericolo di vita.
Il Comitato esecutivo della Federazione Internazionale Felini (FIFe) è scioccato e inorridito dal fatto che l’esercito della Federazione Russa abbia invaso la Repubblica d’Ucraina e scatenato una guerra – si legge sulla pagina Facebook della Federazione. – Molti innocenti sono morti, molti altri sono feriti e centinaia di migliaia di ucraini sono costretti a fuggire dalle loro case per salvarsi la vita. Tutti possiamo assistere alla distruzione e al caos causati da questo atto di aggressione senza precedenti. […] Speriamo per il bene dei nostri amici ucraini che questa terribile situazione non duri ancora a lungo e auguriamo loro tanto coraggio e buona fortuna!
La Federazione, fondata più di 70 anni fa, raggruppa sotto la propria egida circa quaranta Paesi di tutto il mondo, fra cui anche Russia ed Ucraina. Ogni anno organizza più di 700 fra spettacoli e competizioni feline in tutto il mondo, a cui partecipano oltre 200.000 gatti.
Questo divieto si innesta nella miriade di sanzioni e boicottaggi ai danni della Russia, scattati dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina ormai nove giorni fa. Ricordiamo che gli atleti russi e bielorussi sono stati esclusi da competizioni sportive di portata mondiali, come le Para-olimpiadi di Pechino o i prossimi campionati del mondo di calcio, che si svolgeranno in Qatar.
La dura presa di posizione della FIFe non ha mancato di attirare su di sé critiche e polemiche – in primo luogo da parte degli allevatori di gatti russi, che non ritengono giusto l’essere puniti per una guerra non creata da loro.
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Fonte: Fédération Internationale Féline
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