Perché i gatti vagano per le sale dell'Hermitage? il museo di San Pietroburgo è noto al grande pubblico per essere uno dei musei più grandi ed importanti del mondo, ma forse non tutti sanno che, sin dalla sua fondazione nel 1764, ha uno squadrone di 60 gatti per difendere i propri capolavori da ratti e roditori
Perché i gatti vagano per le sale dell’Hermitage? il museo di San Pietroburgo è noto al grande pubblico per essere uno dei musei più grandi ed importanti del mondo, ma forse non tutti sanno che, sin dalla sua fondazione nel 1764, ha uno squadrone di 60 gatti per difendere i propri capolavori da ratti e roditori.
I gatti vivono qui quasi da quando esiste e sono ormai diventati una delle principali leggende, famosi quanto, se non di più, i reperti del complesso museale. Dall’epoca di Caterina II di Russia, l’Hermitage è stata la patria di centinaia di gatti.
C’è stato, però, un breve periodo della storia dell’Hermitage in cui i gatti sembravano introvabili. È accaduto durante la seconda guerra mondiale, quando San Pietroburgo, allora conosciuta come Leningrado, era assediata dai nazisti. Con la minaccia della distruzione da parte di Adolf Hitler, il personale predispose un piano per salvare capolavori del museo, mentre i gatti scomparvero uno per uno.
L’Hermitage di San Pietroburgo, da cui provengono le opere in marmo esposte fino al 4 ottobre a Palazzo Cucchiari, è noto…
Posted by Palazzo Cucchiari on Martedì 23 giugno 2015
Oggi i gatti sono tornati. Ne sono 60 e vengono nutriti e accuditi da volontari. Ciascuno dei felini da guardia dispone di un passaporto con tanto di foto. E il 28 marzo viene celebrata la “Giornata del gatto” dell’Hermitage, che fa parte degli avvenimenti più importanti del museo.
Roberta Ragni
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