Mai più animali in gabbia. La buona notizia viene dalla California e speriamo che contagi presto anche l’Italia, dove è in corso una vera e propria battaglia per mettere fine alle sofferenze di galline, coniglie e via dicendo costretti a vivere in spazi angusti per tutta la vita.
Mai più animali in gabbia. La buona notizia viene dalla California e speriamo che contagi presto anche l’Italia, dove è in corso una vera e propria battaglia per mettere fine alle sofferenze di galline, coniglie e via dicendo costretti a vivere in spazi angusti per tutta la vita.
La California sta dalla parte degli animali con la “Prevention of Cruelty to Farm Animals Act”, una misura in cui, tra le altre cose, si parla sia dell’abolizione dell’uso delle gabbie in tutto lo Stato che del divieto di importazione di prodotti che provengono da stabilimenti con animali allevati in gabbia.
La Proposition 12 stabilisce dei minimi legali di spazio, in particolare per i vitelli utilizzati dall’industria del latte e della carne, per le scrofe da riproduzione e per le galline allevate nell’industria delle uova.
Non solo questi animali avranno più metri quadri a disposizione, ma potranno anche così esprimere maggiormente i propri comportamenti naturali, come nel caso delle galline spiegare le ali, appollaiarsi o fare i bagni di sabbia.
E tutto questo non riguarda solo le galline allevate in gabbia per la produzione di uova fresche, ma anche per gli ovoprodotti, cioè le uova liquide che vengono utilizzate per i prodotti confezionati, il tutto con un impatto economico davvero minimo sull’industria.
La misura è passata con il 59% dei voti ed è stata possibile grazie all’impegno di migliaia di volontari e attivisti.
“Il Dipartimento della California per l’Agricoltura e il Dipartimento di Salute Pubblica sono adesso obbligati ad elaborare norme e regolamentazioni in materia entro il primo settembre del 2019, per arrivare a un abbandono totale delle gabbie entro il 2022” spiega Matteo Cupi, direttore di Animal Equality Italia.
Diciamo basta a queste sofferenze:
E in Italia?
Perché, come dicevamo, questo problema non riguarda solo gli Stati Uniti, ma anche l’Italia come mostrano le migliaia di investigazioni che denunciano le condizioni in cui vivono gli animali.
L’ultima in ordine di tempo ‘Una vita in gabbia’ è quella in cui vediamo galline prive di piume e unghie a dismisura, uova completamente infestate da acari rossi, cadaveri di topi nello stabilimento e sporcizia ovunque in uno stabilimento che era stato già denunciato in passato.
Guarda la video inchiesta:
Per questo l’unica via percorribile è il divieto delle gabbie. Animal Equality insieme ad altre centinaia di organizzazioni in tutta Europa, ha lanciato la campagna “End The Cage Age” (Mettiamo fine all’era delle gabbie), la campagna che come obiettivo quello di raccogliere un milione di firme entro settembre 2019 per chiedere alla Commissione europea di pronunciarsi al riguardo e avviare un percorso legislativo che porti all’abbandono delle gabbie in tutta l’Unione europea.
Leggi anche:
- Isolati dalle mamme e chiusi in piccole gabbie. I vitellini vittime della produzione del latte (IMMAGINI FORTI)
- Galline in gabbia: tutta la verità degli allevamenti italiani ed europei (VIDEO e PETIZIONE)
Foto: Animal Equality