Ancora una volta il carbone e gli interessi economici prevalgono sulla natura e la fauna selvatica. Sta accadendo in questi giorni in Australia dove il governo del Queensland ha firmato il cosiddetto piano Adani per la gestione dei fringuelli dalla gola nera. È arrivata infatti una delle due approvazioni statali attesa dall'azienda per avviare la costruzione della sua colossale miniera di carbone
Ancora una volta il carbone e gli interessi economici prevalgono sulla natura e la fauna selvatica. Sta accadendo in questi giorni in Australia dove il governo del Queensland ha firmato il cosiddetto piano Adani per la gestione dei fringuelli dalla gola nera. È arrivata infatti una delle due approvazioni statali attese dall’azienda per avviare la costruzione della sua colossale miniera di carbone.
Il progetto della miniera Carmichael nel Galilee Basin è portato avanti dal miliardario minerario indiano Gautam Adani. Nel Queensland centrale, in Australia, dovrebbe sorgere l’enorme miniera di carbone dal costo di 11,2 miliardi di euro. A regime essa avrebbe una vita potenziale da 26 a 60 anni, dando luogo a 705 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno.
Una lettera del gruppo Ocean Elders che comprende fra gli altri il principe Alberto II di Monaco, la regina Noor di Giordania, Sir Richard Branson, aveva già annunciato che la costruzione della miniera avrebbe rischiato di compromettere gli sforzi internazionali per contrastare i cambiamenti climatici.
Ma non solo. Rischia di mettere a repentaglio l’esistenza dei fringuelli dalla gola nera. La posizione della miniera di Carmichael, proposta da Adani, infatti ricade nell’area in cui vive la più grande popolazione nota in Australia.
Il Ministero dell’ambiente a gennaio aveva ingaggiato un gruppo di esperti per valutare l’impatto della costruzione e adesso è arrivato il primo via libera da parte del governo del Queensland, che ha firmato il piano di gestione dei fringuelli, una delle due approvazioni statali che l’azienda deve avere per avviare la costruzione della miniera. Secondo le autorità, il processo è stato rigoroso ma i critici avvertono che il piano approvato potrebbe provocare l’estinzione degli uccelli.
Lucas Dow, amministratore delegato di Adani Mining, ha dichiarato che l’approvazione del piano è stata un “passo importante”:
“Stiamo facendo tutto questo così una volta che avremo le approvazioni finali, saremo in grado di iniziare il lavoro in poche settimane”, ha detto spiegando che il piano per la tutela del fringuello è stato sottoposto a “rigorosa valutazione scientifica”.
“Ovviamente, abbiamo considerato una serie di requisiti che il dipartimento ci ha richiesto”, ha detto Dow.
Gli scienziati hanno messo in dubbio che il piano di Adani possa funzionare. Prevede infatti di conservare la vegetazione di cui si nutre la specie nelle terre accanto al sito di Carmichael. Ma l’area proposta ha poche popolazioni di fringuelli, a differenza del sito minerario, che ne ha diverse.
“Ha avuto l’opportunità di vivere lì per 10.000 anni. Questo progetto aumenterà significativamente il rischio di estinzione del fringuello” ha detto Brendan Wintle, professore di ecologia conservativa dell’Università di Melbourne.
Dal canto suo la società ha accettato di pianificare dei protocolli di monitoraggio delle popolazioni di fringuelli nel tempo in modo da proteggere l’animale.
Non è altrettanto ottimista l’Australian Conservation Foundation secondo cui l’approvazione del piano potrebbe provocare l’estinzione della specie.
Purtroppo, anche se ad Adani manca ancora il via libera finale, la sorte di questi animali sembra ormai segnata.
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Francesca Mancuso