Un cane trafitto da un arpione. Un episodio di malvagità umana inaudita si è svolto a Nuoro.
Un cane trafitto da un arpione. Un episodio di malvagità umana inaudita si è svolto a Nuoro. “Freccia”, così lo hanno soprannominato i veterinari di Oristano che lo hanno preso in cura, è stato preso di mira dai bracconieri. Un atto indecente e spietato.
Il polmone di sinistra completamente collassato trapassato da un’asta di acciaio, pneumotorace e versamento toracico destra e sinistra. Esofago distale perforato e fegato trapassato da parte a parte, emorragia toracica. La spiegano così si presentava ieri la situazione di Freccia gli angeli veterinari della clinica Duemari del capoluogo sardo.
Perché Fraccia sia stato colpito così duramente? Non si sa, e anche se ci fosse un “movente”, non avrebbe alcun senso. A portarlo alla clinica sono state alcune persone che lo hanno trovato mentre vagava dolorante a Nuoro.
L’arpione con cui è stato ferito è di quelli per i fucili da pesca, spesso usati e modificati dai bracconieri.
Quel che è certo oggi è che il cagnolino ha superato la notte, ma il quadro clinico resta molto critico.
I nuovi amici che ora affollano la pagina Facebook della clinica – già noto per aver salvato due anni fa Palla, il cane che era stato quasi soffocato da un nastro di plastica – auspicano che Freccia ce la farà.
Ora Freccia è in mani sicure. Speriamo solo che lo scellerato che gli ha sparato venga presto individuato e denunciato.
“Ne abbiamo viste tante – scrive una delle veterinarie – ma non potevamo immaginare di dover assistere a una scena di così grande malvagità”.
Germana Carillo