Contro i cambiamenti climatici, in aiuto le formiche

L'uomo distrugge il pianeta e ne altera il clima. E le formiche, eterne lavoratrici, ci mettono una pezza, cercando di riparare i danni umani. Piccole ma efficaci, in grado addirittura di ridurre l'effetto dei cambiamenti climatici sul pianeta

L’uomo distrugge il pianeta e ne altera il clima. E le formiche, eterne lavoratrici, ci mettono una pezza, cercando di riparare i danni umani. Piccole ma efficaci, in grado addirittura di ridurre l’effetto dei cambiamenti climatici sul pianeta.

Sembra incredibile ma è quanto ha scoperto un nuovo studio portato avanti da Ronald Dorn dell’Arizona State University. Insieme ai suoi studenti, Dorn ha studiato il modo in cui le formiche, le termiti, le radici degli alberi e le rocce influenzano gli agenti atmosferici.

Le rocce come il plagioclasio e l’olivina che contengono calcio e magnesio assorbono naturalmente l’anidride carbonica. Più le rocce sono esposte, più CO2 viene intrappolata. Ma è merito anche delle formiche, che hanno la capacità di accelerare notevolmente questo processo.

Nei sei siti di studi scelti da Dorn in Arizona e Texas, è stato scoperto che ben otto diversi tipi di formiche contribuiscono ad accelerare l’assorbimento di CO2 atmosferica di ben 335 volte rispetto alle zone prive di formiche. Ma non è ancora chiaro come ci riescano. È possibile che tale attività di pulizia potrebbe essere dovuta ai microbi del loro corpo. “Non sappiamo se sia direttamente merito loro o se si tratti di batteri presenti nel loro intestino o dei funghi che crescono nelle colonie”, ha detto Dorn a LiveScience.

I risultati non rivelano quanta anidride carbonica potrebbe essere tolta complessivamente dall’atmosfera grazie alle formiche ma è certo che i luoghi dove esse sono presenti, hanno un grado di assorbimento della Co2 decisamente più elevato rispetto a quelli dove non vi è alcuna colonia di formiche.

Quasi sentissero che il mondo ha bisogno del loro importante lavoro di pulizia, le formiche hanno ampliato il loro numero di partenza rispetto a quello di 65 milioni anni fa. E nel frattempo si sono date da fare rimuovendo quantità significative di anidride carbonica dall’atmosfera.

E il lavoro, purtroppo per loro, non sembra destinato a diminuire.

Francesca Mancuso

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