Scoperta nel Sud-est asiatico la formica kamikaze che si fa esplodere per difendere la colonia

Una particolare specie di formica già nota, ma studiata e cataloga solo in questa nuova ricerca, sarebbe in grado di farsi esplodere in caso di pericolo per salvare il resto della colonia

Una particolare specie di formica già nota, ma studiata e cataloga solo in questa nuova ricerca, sarebbe in grado di farsi esplodere in caso di pericolo per salvare il resto della colonia

Esplosiva e anche tossica: ecco la formica “kamikaze” appena descritta e catalogata in una nuova ricerca. Siamo nel Sud est asiatico e qui, la Colobopsis explodens è in grado di farsi esplodere letteralmente nel momento in cui nelle vicinanze c’è un predatore che potrebbe mettere a rischio l’intero formicaio.

Così come riportato sulla rivista scientifica ZooKeys, questa formica è pronta a sacrificarsi rapidamente per eliminare una minaccia e consentire alle sue compagne di proseguire la specie. È questo un fattore comune a molti insetti con strutture sociali complesse e grandi colonie: la morte di uno, assicura la sopravvivenza degli altri membri della colonia e la sua prosecuzione.

Esplode per difendere tutta la colonia del nemico, in pratica, esattamente come fanno tutti gli animali che mettono in atto vere e proprie strategie per difendersi, comprese anche altre specie di formiche (le formiche malesi della specie Camponotus saunders, per esempio).

Guidati da Alice Laciny del Museo di Storia Naturale di Vienna, i ricercatori hanno catalogato i vari esemplari di una specie che era già conosciuta nota da tempo, ma che non era ancora stata correttamente registrata, descrivendo le formiche operaie, la regina e gli altri membri del formicaio. In seguito, ne hanno descritto il comportamento in natura e preparato uno studio, dove sono state descritte con il nuovo nome latino C. explodens.

formica esplosiva 1

Secondo le analisi, si tratta di formiche molto lavoratrici impegnate per circa 12 ore al giorno a cercare cibo e a portarlo nel formicaio. Dalle osservazioni è emerso che un gruppo di operaie rimane spesso all’entrata della colonia e tocca con le zampe le altre lavoratrice, probabilmente per accertarsi che a entrare siano soltanto le formiche appartenenti alla colonia.

formica esplosiva 3

Per ulteriori verifiche, gli studiosi hanno messo nel formicaio una formica tessitrice, tra i principali predatori delle C. explodens: non appena un’operaia ha riconosciuto il pericolo, il suo addome si è aperto facendo fuoriuscire una sostanza collosa e tossica, che ha prima immobilizzato e poi ucciso la formica tessitrice.

Quali siano le tossine i ricercatori non sanno ancora in grado di dirlo, ma è certo che vengano prodotte da una serie di ghiandole all’interno dell’organismo, che a loro volta riempiono piccole sacche. Quando queste sacche si rompono a pericolo imminente, portano a una piccola esplosione che squarcia l’addome della formica causandone la morte.

La colonia è come un unico organismo vivente: in caso di pericolo è disposta a sacrificare una parte di sé per salvarne una più grande“, concludono i ricercatori.

Un metodo per noi quasi inconcepibile di garantire la continuità di una razza.

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Germana Carillo
Foto Credit

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