Addio a Flavia, l’elefante femmina più triste del mondo. Ha passato tutta la sua vita da sola in uno zoo soffrendo di depressione. Dopo l’ennesimo collasso, lo zoo ha praticato l’eutanasia.
Addio a Flavia, l’elefante femmina più triste del mondo. Ha passato tutta la sua vita da sola in uno zoo soffrendo di depressione. Dopo l’ennesimo collasso, lo zoo ha praticato l’eutanasia.
Tra le sbarre in un recinto per permettere ai visitatori del Cordoba Zoo di lanciargli noccioline e farsi una fotografia. Una vita lontana dal proprio habitat naturale, in un clima non suo e soprattutto da sola. Per questo, era stata ribattezzata come l’elefantessa più triste del mondo; sappiamo bene che i pachidermi sono animali sociali che vivono in branco e hanno bisogno gli uni degli altri, sono noti per sviluppare forti legami all’interno delle unità familiari.
Ma la povera Flavia non ha potuto contare su nessuno. Unico elefante dello zoo, ha passato 43 anni a girare attorno a una gabbia. Era stata portata allo zoo ad appena tre anni e da circa sei mesi la sua salute fisica non era buona. Da tempo il gruppo animalista PACMA si batteva affinché l’animale venisse spostato in un santuario.
Secondo gli animalisti Flavia soffriva di depressione e questo aveva ripercussione anche sul fisico. Nonostante i tentativi, lo zoo non aveva voluto rinunciare a Flavia e adesso i dirigenti si dicono dispiaciuti della sua morte.
Lo scorso venerdì, il grosso pachiderma era collassato e non riusciva più ad alzarsi da terra, lo zoo ha praticato così l’eutanasia. Ma a cosa erano dovuti quei continui collassi? Sappiamo che in natura un elefante può vivere fino a 70 anni: quanto lo stare in gabbia ha influito sullo stato di salute dello sfortunato animale?
Dopo l’ennesima morte, la PACMA chiede che non arrivino altri animali allo zoo e per quelli già in cattività, di non autorizzare la riproduzione. Per Flavia, sola e prigioniera, non possiamo fare più niente, ma per tanti altri animali si: boicottare gli zoo, i circhi e qualsiasi manifestazione che utilizza animali come fossero oggetti ed attrazioni.
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Dominella Trunfio