Decine di uccelli sono stati trovati morti sulla spiaggia di Palidoro per un'alga tossica. Un macabro spettacolo diventato presto virale
Decine di uccelli sono stati trovati morti sulla spiaggia di Palidoro (in provincia di Roma) a causa di un’alga tossica. Un macabro spettacolo diventato virale sui social grazie ad immagini amatoriali.
Drammatico avvistamento quello dei giorni scorsi a Palidoro (Fiumicino): decine di volatili – perlopiù adulti – sono stati trovati morti su un tratto di spiaggia di appena duecento metri, a nord della Torre Salvo d’Acquisto. Si tratta di esemplari di berta maggiore, uno dei volatili simbolo del nostro Mar Mediterraneo – tra l’altro, una specie dichiarata a rischio di estinzione dalla IUCN Red List.
Dobbiamo purtroppo registrare la moria di un gran numero di Berte sul Litorale Nord, tra Passoscuro e Marina di San Nicola – scrive su Facebook il Centro Habitat Mediterraneo Lipu di Ostia. – Sul posto sono presenti le forze dell’ordine per i rilievi del caso. Con ogni probabilità si tratta dell’ormai ricorrente e tristemente diffuso fenomeno provocato da un’alga tossica, che fiorisce proprio in questo periodo dell’anno e che risulta letale per questi uccelli che l’accumulano attraverso l’ingestione di pesci.
Numerose sono state le segnalazioni della mattanza fatte alle associazioni animaliste ma anche alla Guardia Costiera da passanti e da alcuni praticanti di kitesurf, che hanno avvistato i poveri uccelli morti, accasciati con la pancia verso l’alto, e che hanno immortalato il macabro spettacolo in video e fotografie. Successivamente, è stato allertato anche l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Roma. La causa di queste morti sarebbe da ricercarsi nella presenza di un’alga tossica nell’acqua marina – e non sarebbe la prima volta.
Purtroppo questo problema si ripete ciclicamente nei nostri mari – spiega Alessandro Polinori della LIPU– nel recente passato si è visto come la causa dei decessi dipenda dal fatto che le Berte Minori ingeriscano pesci che si nutrono di alghe risultate tossiche per questi uccelli. Bisognerà aspettare le analisi per capire se il fenomeno si è ripetuto anche stavolta, ma è molto probabile.
Fonte: Centro Habitat Mediterraneo LIPU Ostia
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