E’ il momento di dire basta allo sfruttamento degli elefanti al Surin Elephant Round Up Festival in Tailandia.
È il momento di dire basta allo sfruttamento degli elefanti al Surin Elephant Round Up Festival in Thailandia.
Ogni anno in questa occasione gli elefanti vengono brutalmente sfruttati. Il festival si svolge nella provincia di Surin, solitamente nel mese di novembre, ma è necessario agire in anticipo per frenare l’abituale organizzazione dell’evento. Per questo motivo sul web è già nata una petizione per salvare gli elefanti.
In occasione del festival, secondo i difensori dei diritti degli animali, gli elefanti vivono un vero e proprio incubo. Vengono percossi in continuazione con catene e uncini e vengono trascinati per le orecchie, su cui rimangono delle orribili cicatrici.
Vengono bastonati di frequente e i segni restano indelebili sul loro corpo. Ai turisti viene permesso di cavalcarli mentre gli elefanti hanno ancora la testa sporca di sangue a causa delle percosse. Gli elefanti vengono addestrati con violenza perché eseguano numeri divertenti per divertire i turisti, come in un circo.
Per cercare di trovare conforto da simili torture, gli elefanti quando possono cercano di proteggersi a vicenda stando uno vicino all’altro. I loro occhi sono pieni di paura, terrore, sofferenza e disperazione. Questi animali non meritano una vita simile. Dovrebbero vivere nel loro ambiente naturale senza essere trattati come schiavi.
Gli elefanti che vengono sfruttati per il turismo e l’intrattenimento spesso non hanno cibo e acqua a sufficienza e per questo rischiano di morire di fame.
Ora per salvare questi animali è necessario dire basta allo sfruttamento e alle torture. Gli elefanti meritano di essere rispettati, accuditi e curati.
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Nel Sud-Est dell’Asia purtroppo esiste una vera e propria industria basata sullo sfruttamento degli elefanti. I piccoli vengono separati dalle madri il prima possibile e iniziano ad essere addestrati con crudeltà. Viene insegnato loro ad avere paura dei propri addestratori.
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Il Festival di Surin nel 1960 era nato a scopo pacifico per celebrare la relazione positiva tra gli abitanti del luogo e gli elefanti, poi le cose sono cambiate fino a degenerare in un appuntamento fatto di sfruttamento e crudeltà.
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Ora elefanti di solo un anno vengono picchiati e percossi con uncini e bastoni e sono costretti a mettersi in posa per permettere ai turisti di scattarsi delle foto insieme a loro. Bisognerebbe vietare le torture e gli abusi sugli elefanti e impedire ai turisti di cavalcarli perché questi animali non sono fatti per una simile attività.
La Elephant Asia Rescue and Survival Foundation – EARS ha scattato e diffuso delle foto che testimoniano come vengono trattati gli elefanti in Tailandia. Potete capire da soli osservandole quanto sia terribile la loro condizione di vita. È davvero ora di dire basta.
Firma qui la petizione per dire stop allo sfruttamento degli elefanti in Tailandia.
Marta Albè
Fonte foto: Ears