Cambia nome per combattere contro il fegato d’oca con il beneplacito di “James Bond”

Chi sceglie di cambiare il proprio nome e cognome di solito lo fa perché lo considera ridicolo o vergognoso. Ma c'è anche chi non si chiama né Leon Cino, né Buonanno Felice, e nemmeno Farina Bianca, ma sceglie ugualmente di cambiare il proprio normalissimo nome e cognome per sensibilizzare l'opinione pubblica e, soprattutto, convincere un grande magazzino a non commercializzare più foie gras, fegato grasso d'oca.

Così, una ragazza inglese di 27 anni ha scelto di modificare il proprio nome in Miss StopFortnumAndMasonFoieGrasCrueltyDotcom, che in italiano suonerebbe più o meno così: Signorina “Fermiamo la crudeltà del Foie Gras della Fortnum and Mason” .

Qualcuno potrebbe definire la notizia incredibile o assurda. Ed invece è tutto vero: Miss StopFortnumAndMasonFoieGrasCrueltyDotcom, al secolo Abi Izzard, una coraggiosissima attivista del Peta, ha deciso di abbandonare la propria identità (perché il nome è identità!) in nome della difesa degli animali. Abi, mostrando la sua nuova patente di guida, ha dichiarato che questo sarà il suo nome fin quando i famosi magazzini inglesi Fortnum and Mason, fornitori anche della casa reale, continueranno a vendere foie gras.

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Secondo la ragazza, questa scelta è il modo migliore per far sì che la gente venga a conoscenza della complicità dei magazzini in questa pratica alimentare cruenta, quella del “fegato grasso”, che costringe ogni anno 30 milioni di oche e anatre alla sovralimentazione forzata (gavage), col fine di ottenere un fegato 10 volte superiore al normale. Un fegato letteralmente malato che tanto soddisfa i palati senza scrupoli di chi lo consuma.

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Per ottenere il “pregiato” foie gras, gli animali vengono nutriti più volte al giorno per mezzo di un tubo metallico lungo 20-30 cm, che al momento dell’inserimento può causare lesioni, infezioni, infiammazioni e, peggio, morte per soffocamento e perforazione del collo. E l’inserimento è solo l’inizio. L’alimentazione forzata causa dispnea e diarrea, mentre l’allargamento del fegato comporta difficoltà respiratorie e nei movimenti. A molti animali, poi, viene amputata la punta del becco senza anestesia, con pinze o forbici. Per non parlare delle condizioni di detenzione, in gabbie (quando le anatre avrebbero bisogno di stare anche in acqua) così microscopiche da non poter nemmeno consentire di battere le ali. Gli esemplari che “sopravvivono” e giungono fino al macello, vanno incontro ad una morte atroce. Alcuni vengono tramite sgozzati, altri fulminati con la corrente o asfissiati con dei gas.

In Italia, come in molti Stati europei, la pratica dell’ingozzamento è vietata, ma non la vendita di foie gras. Inoltre il divieto europeo al gavage è valido solo per quei Paesi dove la pratica non è di uso comune…vive la France! Per di più, il foie gras prodotto da anatre appositamente allevate in Dordogna (Canard à foie gras du Pèrigord) ha ottenuto la certificazione IGP, in conformità alla normativa Europea.

Ed è per tutto questo che Miss StopFortnumAndMasonFoieGrasCrueltyDotcom ha scelto di chiamarsi in questo modo. Per combattere la totale negazione dei diritti degli animali utilizzati per il foie gras. La scelta di Abi ha ricevuto anche l’approvazione di Roger Moore, uno dei più famosi interpreti di James Bond, da sempre contro il foie gras, che, con classico humour inglese, ha dichiarato a riguardo “molte persone mi conscono come James Bond o come 007, ma non sono mai arrivato a cambiare ufficialmente il mio nome”.

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