EO, il drammatico film sull’asino errante che ti farà riflettere sul modo in cui trattiamo gli animali

EO è il nuovo film del regista Jerzy Skolimowski con protagonista su un asino costretto a girovagare per l'Europa nel bene e nel male, incontrando umani gentili e perfidi. Un film drammatico e colmo di significato

EO è il nome dell’asino protagonista dell’omonimo film diretto dal regista Jerzy Skolimowski e presentato al 75º Festival di Cannes. Vincitore del premio della giuria, il cortometraggio ci porta alla scoperta della vita di EO.

EO è un asino legato alla sua addestratrice con cui si esibiva sotto i tendoni del circo, sequestrato, venduto e ceduto a personaggi di ogni genere.

Un viaggio itinerante per l’Europa alla ricerca della passata felicità, in cui EO incontra esseri umani di ogni tipo. Alcuni gentili, altri brutali. Scene molto intense raccontano le sue avventure. I suoi dolci occhi scuri sono al centro di una miriade di scenari differenti e Paesi così diversi, dove la crudeltà dell’uomo non manca e non viene messa in secondo piano.

Il film, colmo di emozioni contrastanti e lacrime, è un omaggio al Au hasard Balthazar di Robert Bresson. Proprio come il povero Balthazar, anche EO è costretto a sottostare ai soprusi, alle botte e alla violenza dell’uomo.

Il grande lavoro di Skolimowski, che alla veneranda età di 84 anni ha dato forma alla storia di EO, è di scottante attualità. Uno specchio della realtà contemporanea tra circhi, mattatoi e altri orrori visti dagli occhi dell’asino errante.

Con semplicità, stravaganza e musiche perfettamente calzanti, Skolimowski ci mostra il modo in cui nella vita odierna la nostra società tratta gli animali. Un modo atroce, di cui molti sono consapevoli e altri invece no. E quale migliore protagonista se non un asino, un animale gentile e mansueto, da sempre sfruttato come animale da lavoro.

Fonte: Festival de Cannes

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