Sono stati proposti tre emendamenti al Codice della Strada: abolire le carrozzelle trainate dai cavalli, istituire corridoi faunistici e sospendere la patente a chi viene colto ad abbandonare i cani
Tre emendamenti al nuovo Codice della Strada italiano mirano a introdurre misure di tutela per gli animali, affrontando questioni come le carrozzelle trainate da cavalli nel traffico cittadino, i corridoi faunistici per proteggere gli animali selvatici (e anche gli automobilisti) dai rischi derivanti dall’attraversamento stradale e sanzioni più severe per chi abbandona i cani.
L’emendamento, voluto da Maria Vittoria Brambilla, riguarda in particolare le carrozzelle trainate da cavalli, un’antica pratica che viene ancora utilizzata in alcune città turistiche italiane. La proposta prevede la conversione delle licenze per le “botticelle” in un periodo di un anno.
Nel corso di questo periodo i mezzi a trazione elettrica dovrebbero sostituire quelli trainati dai cavalli. Attualmente, le licenze per le carrozzelle trainate da cavalli sono minime e concentrate in alcune città, come Roma (dove le carrozzelle regolarmente autorizzate sono 18), Firenze (15), Palermo (10), Pisa (8), Lucca (2) e Livorno (1).
Sanzioni più severe per chi abbandona i cani, anche dal punto di vista del CdS
Il secondo emendamento proposto è focalizzato sui corridoi faunistici, con l’obiettivo di proteggere gli animali selvatici durante l’attraversamento stradale. Questa misura potrebbe contribuire a prevenire incidenti stradali tra gli animali e gli automobilisti, migliorando la sicurezza su strada per entrambe le parti.
Infine il terzo emendamento propone sanzioni più pesanti, compresa la sospensione della patente e il fermo del veicolo fino a tre mesi per chi abbandona i cani con la revoca della patente in caso di condanna definitiva per abbandono.
Una proposta che mira ad aumentare la responsabilità nei confronti dei propri animali domestici, scoraggiando l’abbandono e garantendo una maggiore tutela per i cani contro questo ignobile fenomeno che si ripete puntualmente ogni anno in particolare prima delle vacanze estive.
Si tratta di misure sono necessarie per garantire la tutela degli animali sulle strade e affrontare tradizioni ormai sorpassate e comportamenti dannosi. È giunto infatti il momento di vincere la battaglia contro lo sfruttamento dei cavalli e di adottare misure più serie per la protezione degli animali.
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