Elefante aggredisce un uomo che voleva scattarsi un selfie. I ranger giustiziano il pachiderma

In Zimbabwe un uomo è stato calpestato a morte da un elefante mentre cercava di scattarsi un selfie. Ma l’elefante adulto è stato poi ucciso.

Accade in Zimbabwe, dove un uomo è stato calpestato a morte da un elefante mentre cercava di scattarsi un selfie. Ma l’epilogo è stato ancora più tragico: l’elefante adulto è stato a sua volta giustiziato dai ranger dello Zimparks (Zimbabwe Parks and Wildlife Authority) poco fuori l’abitato di Kwekwe, un piccolo centro della Provincia delle Midland.

Secondo quanto riferito dai media locali, l’uomo è morto mentre cercava di scattarsi qualche foto con gli elefanti. Cosa che non è andata a genio a i pachidermi, tanto che uno di loro lo ha caricato ed ucciso.

Triste sorte anche per il pachiderma, se poco dopo i ranger del Parco non hanno poi perso tempo a “ripagarlo” con la stessa moneta e a sopprimerlo.

Stava cercando di aggredire anche un altro uomo, si giustificano dal Parco, e a quel punto l’inevitabile conclusione. I ranger del parco, una volta raggiunto l’elefante, lo hanno definitivamente ucciso.

I ranger non avevano scelta – commenta Tinashe Farawo, responsabile delle Pubbliche relazioni del Parco. Poi, una raccomandazione: Esortiamo le comunità di villaggi e centri abitati a rimanere distanti dagli animali selvaggi.

Effettivamente, certo, questa tragedia poteva essere evitata. Ma questo significa infastidire gli animali. Se quellt’uomo avesse fatto la cosa giusta – ovvero lasciare la fauna selvatica in pace – l’elefante sarebbe probabilmente ancora vivo. Invece, ha essenzialmente firmato sia la sua condanna a morte. Tutto per un selfie.

Fonte: Chronicle / PETA

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