Tutta la verità sulla (presunta) bufala dell’elefante del circo che fa il bagno in mare in Calabria

In fuga dal circo o accompagnato dai guardiani? Questo il dilemma, probabilmente inutile. Arriva puntuale la caccia alla bufala e anche l'elefante nelle acque di di Santa Maria del Cedro, in Calabria, finisce nel mirino.

In fuga dal circo o accompagnato dai guardiani? Questo il dilemma, probabilmente inutile. Arriva puntuale la caccia alla bufala e anche l’elefante nelle acque di di Santa Maria del Cedro, in Calabria, finisce nel mirino. Non potendo negare però che un elefante era in mare, la disinformazione sarebbe qui che il pachiderma non sarebbe scappato dal circo Orfei, ma sarebbe stato accompagnato dai guardiani.

E chi lo dice? Un certo Andrea Marco Rivolta che prontamente su Facebook viene ripreso dalla pagina Facebook del circo Amedeo Orfei (guarda caso) e che difende a spada tratta i circensi che nel benessere animale e per dimostrare quanto amano l’elefante, l’hanno portato a fare un tranquillo tuffo in mare. Per poi scoprire che un’altra versione è che l’animale sia stato portato li a scopo promozionale (altro che sentimenti di amore).

Rivolta riprende il nostro articolo e dice di aver contattato il circo stesso che ha negato che l’animale sia scappato, ma ci sarebbe sorpresi del contrario: quale circo avrebbe mai potuto ammettere una fuga senza incappare in conseguenze legali?

A dare questa versione c’è lui e poi c’è Bufale.net che parla addirittura di una serie di testimoni oculari. Che, però, poi non cita nello stesso articolo in cui accusa le altre testate di disinformazione e di scarsa verifica di informazione. Noi guarda caso di testimonianze ne abbiamo altre: persone che stavano in spiaggia e che giurano che i guardiani c’erano sì, ma che sono arrivati dopo a riprendersi l’animale e riportarlo nella ‘sicura gabbia’.

Quindi a chi dobbiamo credere? Al circo? A Rivolta? Ai nostri testimoni oculari o a quelli di Bufale.net probabilmente raccolti sui social? Perché qui ognuno può dire la sua, ma la libertà finisce nel momento in cui si tacciano gli altri di fare disinformazione senza poi portare testimonianze attendibili al 100%. Possono mai essere i guardiani del circo gli unici testimoni credibili? Non viene un attimino il pensiero che ci sia un conflitto di interessi? Si può dare ascolto ai testimoni oculari? Le versioni, lo dicono i fatti, sono tante e diverse.

Ma per quel che riguarda il lungo post di Rivolta, il punto che non c’è piaciuto affatto, non è il citarci a sproposito, ma quanto dare per scontato che sia normale che un elefante scappato o no, faccia un bagno in mare tra i bagnanti che urlano, ridono, filmano, sghignazzano etc etc.

Qui parliamo di un animale che dopo un duro addestramento subisce ulteriore stress. E se si fosse (giustamente) indispettito, che cosa sarebbe successo? Un colpo di fucile e via? A voi sembra normale?

A noi no. Per l’elefante e anche per l’incolumità e l’igiene dei bagnanti. Siamo veramente convinti che il punto sia la fuga o meno? E anche se fosse stato accompagnato li, che cosa cambierebbe? Anzi il fine promozionale forse è ancora più triste della fuga e perfino fargli assaporare una libertà che non avrà mai. Insomma l’ennesimo tentativo di trasformare gli animali in fenomeni da baraccone. E siamo sicuri che voi cari lettori la pensate esattamente come noi perché a volte gridare alla bufala o alla disinformazione è solo un modo per distogliere l’attenzione sui veri problemi: il malessere che gli animali vivono nel circo, qualunque esso sia.

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Dominella Trunfio

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