Avete deciso di passare una giornata all’aria aperta magari cercando un po’ di ombra nei boschi o in campagna o semplicemente siete stati al parco col vostro bambino ma al vostro ritorno avete scoperto di essere stati attaccati da una zecca?
Nonostante non sia l’incontro più piacevole, non è il caso di allarmarsi, sono cose che capitano in questo periodo dove aumentano le occasioni di gite e passeggiate all’aria aperta.
Vediamo insieme come prevenire che questo accada ed eventualmente come rimuovere l’animale.
La prevenzione: cosa fare per evitare
Per evitare di ritrovarvi faccia a faccia con una zecca, nonostante il caldo di questi giorni, sono da evitare scarpe aperte e pantaloncini e preferibilmente sarebbe meglio indossare un cappello.
Questo vale per tanti motivi e non solo per evitare le zecche: per le passeggiate in montagna, bosco o campagna è preferibile indossare abiti lunghi e coprenti, sia per adulti che per bambini.
Nelle nostre escursioni dovremmo evitare di camminare in zone dove l’erba è alta: le zecche non volano, non saltano ma si portano sull’estremità delle piante erbacee o dei cespugli. La zecca si attacca ai peli, ai capelli o ai vestiti e non sempre riusciamo ad accorgerci della sua presenza.
Una volta terminata la nostra escursione è bene controllare bene i nostri indumenti e poi fare un check, anche e soprattutto nelle zone del corpo meno esposte come le ascelle, l’inguine, le dita dei piedi e come dicevamo testa e capelli dove la zecca può nascondersi con più facilità.
Accorgersi delle presenza di una zecca sul nostro corpo non è semplice ed immediato perché il morso di questo parassita non è così riconoscibile, dato che non è doloroso e non dà prurito, a differenza delle punture di altri insetti come api o zanzare.
Solo in un secondo momento spesso ci si accorge della presenza di una zecca perché si nota un fastidioso prurito nell’area intorno al morso dell’animale.
Come rimuovere correttamente una zecca
Se dovessimo accorgerci della presenza di una zecca non facciamoci prendere dal panico e cerchiamo di rimuoverla immediatamente.
Bisogna evitare di schiacciare o toccare a mani nude la zecca nel tentativo di rimuoverla, le mani devono essere protette (con guanti) e successivamente ovviamente lavate.
La zecca va rimossa con l’aiuto di una pinzetta (ne esistono di apposite in farmacia, ma una pinzetta comune può andar bene ugualmente) ed estratta il più possibile vicino alla superficie della pelle partendo dalla base ed imprimendo un leggero movimento di rotazione.
Ad ogni modo se avete bisogno di maggiori info qui il nostro approfondimento su Come rimuovere correttamente le zecche: quali metodi sono adatti e quali evitare.
La puntura di una zecca è quasi sempre curabile, soprattutto se diagnostica rapidamente.
Dopo la rimozione della zecca, è consigliabile effettuare la profilassi antitetanica e confrontarsi con il proprio medico curante, soprattutto se notate un alone rossastro che tende ad allargarsi oppure febbre, mal di testa, debolezza, dolori alle articolazioni, ingrossamento dei linfonodi, anche nelle settimane successive alla puntura.
Fonte: epicentroiss.it
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