Un altro cane potrebbe essere stato infettato da Ebola. Ma questa volta, a differenza di quanto accaduto per Excalibur, il cane dell'infermiera spagnola Teresa Romero Ramos, non sarà abbattuto, ma verrà isolato.
Un altro cane potrebbe essere stato infettato da Ebola. Ma questa volta, a differenza di quanto accaduto per Excalibur, il cane dell’infermiera spagnola Teresa Romero Ramos, non sarà abbattuto, ma verrà isolato.
Secondo quanto riporta USA Today, i funzionari di Dallas, in Texas, hanno intenzione di risparmiare la vita del cane che appartiene sempre a un’infermiera, a cui è stato recentemente diagnosticato il mortale virus Ebola.
La donna lavora al Texas Health Presbyterian Hospital ed è risultato positiva a Ebola Domenica. Aveva prestato assistenza a un altro contagiato, Thomas Eric Duncan, morto di Ebola Mercoledì scorso. I funzionari addetti al controllo degli animali e i dipendenti della Società per la Prevenzione della Crudeltà verso gli Animali (SPCA) lavoreranno insieme per rimuovere il cane dall’appartamento della donna malata.
Il quattrozampe verrà tenuto isolato come soluzione alternativa, almeno fino a quando la paziente sarà guarita. Ma cosa cambia tra questo cane ed Excalibur? Nulla. Solo il fatto che, purtroppo, in Spagna i funzionari hanno stabilito che mettere in quarantena il cane era troppo rischioso, anche se l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto che non vi è alcuna prova che i cani possano trasmettere il virus Ebola a un essere umano.
Così Excalibur è stato sedato e ucciso, nonostante milioni e milioni di persone in tutto il mondo abbiano protestato per chiederne la salvezza. Su Twitter l’hashtag #SalvemosaExcalibur, “Salviamo Excalibur”, è stato inviato quasi 400.000 volte in 24 ore.
In un tempo altrettanto breve, una petizione istituito sul sito Change.org ha raccolto più di 380.000 firme, e una seconda petizione ne ha collezionate più di 70.000. Dopo la morte il suo cadavere è stato “messo in un dispositivo sigillato di biosicurezza e trasferito per l’incenerimento in un impianto di smaltimento autorizzato”, secondo una dichiarazione fatta da parte del governo di Madrid, come spiega l’Associated Press.
Ma a Dallas si è voluto agire, per fortuna, diversamente. Il sondaco Mike Rawlings spiega:
“Questa è stata una nuova svolta. Il cane è molto importante per il paziente e vogliamo che sia al sicuro“.
Roberta Ragni
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