La normativa vieta di dare da mangiare a cani e gatti randagi? Come possiamo sfamare gli animali di strada senza commettere reati e passi falsi? Ecco cosa dice la legge in merito
Chi ha una spiccata sensibilità sa bene quanto sia terribile vedere un cane o un gatto randagio che vaga per strada alla ricerca di scarti alimentari tra i rifiuti o di un punto in cui ripararsi dalle intemperie.
Il primo istinto è sicuramente quello di offrirgli del cibo, ma si rischia qualcosa nello sfamare un animale abbandonato? È vietato dalla legge? Cosa dice la normativa?
Chiariamo subito un punto. Non esiste alcun divieto valido su tutto il territorio italiano che impedisca ai cittadini di nutrire cani e gatti randagi. Già negli anni ’90 il Consiglio di Stato precisava che “nessuna norma di legge fa divieto di alimentare i randagi nei luoghi in cui essi trovano rifugio”.
Però – e lo sottolineiamo – si deve fare attenzione ad alcuni punti per non passare dalla parte del torto oltre che alle decisioni dei Comuni.
Come dimostrano i casi verificatisi in varie parti d’Italia, i Consigli comunali possono vietare di sfamare i randagi nei luoghi pubblici tramite un’ordinanza. Tuttavia, come accade, ordinanze di questo tipo sono state già precedentemente annullate dalla giustizia amministrativa perché illegittime.
Ma tornando ai cittadini, quali sono i punti da tenere a mente? Per non incorrere in errori non si deve recare disturbo o danno alle persone e nemmeno deturpare gli spazi di uso comune.
Parliamo per la precisione di 2 reati che possono essere commessi:
- disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone: l’articolo 659 del Codice Penale stabilisce che “chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 309”
- getto pericoloso di cose: l’articolo 674 del Codice Penale dice invece che “chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a euro 206”
Dovrebbe essere scontato dire che la postazione in cui i cani e i gatti di strada vengono nutriti deve rimanere pulita. Dobbiamo farlo non solo nel rispetto della comunità, ma anche degli animali stessi così che possano essere accettati più facilmente da chi ha opinioni diverse.
Fonte: Gazzetta Ufficiale
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