La Polonia ha votato per vietare l'allevamento di animali da pelliccia, la legge deve essere firmata ora dal Presidente
La Polonia, il terzo paese produttore di pellicce al mondo dopo Cina e Danimarca, potrebbe porre fine a questo commercio dell’orrore entro il prossimo anno. Il Paese, infatti, ha votato per vietare l’allevamento di animali da pelliccia nella camera bassa del Parlamento polacco, e ora la legge passerà a quella superiore, nella speranza di essere firmata presto dal presidente.
Tutto questo è avvenuto dopo che PETA Germania ha denunciato le pratiche abusive e terribili di cinque allevamenti polacchi.
“L’allevamento di animali da pelliccia è una questione etica, ma è anche una questione di salute pubblica, soprattutto alla luce dell’attuale pandemia”, ricorda l’associazione animalista.
Anche gli allevamenti di animali da pelliccia, infatti, stanno mettendo a rischio la salute pubblica, oltre a essere obsoleti e crudeli.
“Quando si tratta di rischio di malattie, non sono diversi dal mercato degli animali vivi in cui si ritiene abbia avuto origine il nuovo coronavirus. Visoni con infezioni, piaghe e ferite aperte e infette causate dalla pavimentazione metallica su cui poggiano le zampe sono la “normalità” in questi lager. Gli allevatori e gli addetti alla cura della pelliccia sono tra coloro che più comunemente soffrono della tularemia, la malattia batterica zoonotica”, sostiene PETA.
Se il disegno di legge verrà approvato e firmato dal presidente, la legge entrerà in vigore entro un anno e aggiungerà la Polonia all’elenco dei paesi che hanno vietato l’allevamento di animali da pelliccia, tra cui Belgio, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Slovacchia, Regno Unito. Sfortunatamente, i conigli non sono inclusi e il divieto include solo visoni, volpi e cani procione.
Ma questo disegno di legge salverà comunque la vita di circa 6 milioni di animali all’anno.
Fonte: Peta, Money.pl, wiadomosci.gazeta.pl
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