Parigi ha deciso di vietare una volta per tutte le passeggiate sui pony nei suoi parchi, un passatempo amato dai bambini, ma non dagli animali e dagli attivisti. La misura dovrebbe entrare in vigore nel 2025 dopo anni di battaglie da parte delle organizzazioni di tutela animale
Niente più pony costretti a portare in giro sul proprio dorso bambini di tutte le età nei parchi pubblici parigini. La Ville Lumière si prepara a dire basta a questa forma di divertimento irrispettosa degli animali dopo le campagne portate avanti dagli attivisti francesi.
A partire dal 2025, anno in cui le licenze non saranno più rinnovate, Parigi metterà definitivamente al bando le passeggiate sui pony. Un provvedimento che le organizzazioni di tutela animale chiedevano da tempo. Ora si attende solamente il divieto che l’amministrazione parigina ha annunciato.
Per le associazioni come la PAZ, Paris Animaux Zoopolis, si tratta di una grande vittoria dopo manifestazioni, petizioni rivolte al municipio di Parigi, controlli nei parchi. Nel 2021, malgrado Parigi avesse emanato norme più severe per la tutela di questi animali, gli attivisti avevano riscontrato gravi irregolarità come l’accesso inesistente all’acqua e al fieno.
Un passo dunque significativo che non poteva non essere compiuto in una società che ha già adottato misure senza precedenti per la questione benessere animale. Tra queste ricordiamo il divieto di animali selvatici nei circhi o il divieto di vendere cani e gatti nei negozi della città, in vigore dal prossimo 1° gennaio.
Quanto ai parigini, non tutti si sono detti d’accordo. Nei vari parchi pubblici della capitale, intere famiglie si riuniscono nei fine settimana per portare i propri figli a passeggio sui pony. Per molti è come una piacevole abitudine, per gli animali decisamente meno.
Agli occhi di alcuni cittadini il futuro divieto appare come una esagerazione visto che i bambini adorano questo passatempo e, ancor di più, adorano osservare i pony, accarezzarli.
Nel XXI secolo, tuttavia, non mancano le occasioni per entrare in contatto con pony e altri animali senza doverli necessariamente sfruttare. Senza farli andare avanti e indietro per far felici i bimbi, sotto al sole cocente, senza adeguate pause tra un giro e l’altro per non spazientire i clienti.
I santuari sono luoghi perfetti per far conoscere ai più piccoli gli animali, le loro esigenze etologiche e, prima di tutto, insegnare loro il rispetto.
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Fonte: Reuters
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