Madrid e Bucarest hanno deciso di vietare l’uso di animali selvatici nei circhi. Il sindaco di Madrid Manuela Carmena ha detto stop agli spettacoli con esibizione di animali selvatici nei circhi.
Madrid e Bucarest hanno deciso di vietare l’uso di animali selvatici nei circhi. Il sindaco di Madrid Manuela Carmena ha detto stop agli spettacoli con esibizione di animali che vengono sfruttati ingiustamente. Poco dopo la chiusura del Circo Barnum negli Usa, ecco una nuova vittoria per gli animali.
Il Consiglio Generale della Municipalità di Bucarest ha invece appena presentato una bozza per mettere al bando gli spettacoli con animali del Globus Circus & Variety Company.
Sia a Madrid che a Bucarest presto – o almeno lo speriamo – gli spettacoli del circo con animali selvatici saranno vietati, mentre in Italia sembra che non si possa giungere allo stesso tipo di traguardo, dato che lo Stato ha appena deciso di aumentare i finanziamenti economici destinati ai circhi e non vuole assolutamente mettere in discussione la presenza di animali.
A Madrid la situazione è ben diversa rispetto a quanto accade in Italia, dato che la maggioranza del consiglio comunale ha votato a favore della difesa dei diritti storici degli animali. L’intenzione è di difendere gli animali dalle molte ore di sofferenza a cui vengono sottoposti nei circhi per l’addestramento e durante le esibizioni.
Altre città della Spagna, come Barcellona e Cadice, hanno già adottato le stesse misure in difesa dei diritti degli animali. Ovviamente non sono mancate le proteste delle associazioni circensi che vorrebbero proseguire con i propri spettacoli che vedono protagonisti gli animali, chiudendo purtroppo gli occhi di fronte allo sfruttamento e alle sofferenze inflitte.
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A Bucarest, se tutto andrà per il verso giusto, il Globus Circus & Variety Company non ospiterà più spettacoli con animali ma lascerà spazio a show divertenti, coreografie, danza, creatività, musica, acrobazie, programmi artistici e culturali di vario genere.
Gli animali che ora fanno parte del circo di Bucarest verranno ricollocati seguendo un protocollo ben preciso. Nei sei mesi che precedono il trasferimento sarà il circo stesso a doversi prendere cura delle necessità degli animali, senza sfruttamento.
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Il sindaco generale di Bucarest, Gabriela Firea, vuole promuovere il circo attraverso spettacoli artistici e show che non vedano più al centro gli animali e lo sfruttamento nei loro confronti.
L’idea è di portare avanti la tradizione circense contando sulle abilità degli artisti, sulla loro creatività e sull’innovazione e di promuovere a livello nazionale e internazionale valori basati sull’arte dei singoli performer e non più sull’uso di animali per l’intrattenimento del pubblico.
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Il documento presentato a Bucarest per vietare gli animali nei circhi sottolinea quanto segue:
“Gli animali vengono costretti ad esibirsi in vari trucchi che sono obbligati ad imparare e che non fanno parte della loro natura. È impossibile per i circhi garantire agli animali le condizioni di vita corrispondenti al loro habitat naturale. Perciò gli esperti ritengono che gli animali selvatici non debbano più essere utilizzati nei circhi”.
Secondo il sindaco di Bucarest gli animali non devono vivere costretti in gabbie che impediscono loro di formare dei branchi come invece avverrebbe in natura. Già 19 Stati europei sono intervenuti per mettere al bando del tutto o almeno in parte gli spettacoli del circo con animali. La decisione è giunta dopo che all’inizio di quest’anno 11 animali sono morti a causa di un incendio proprio presso il Globus Circus.
Dato che l’Europa si sta muovendo verso il divieto degli spettacoli circensi che sfruttano gli animali, cosa aspetta l’Italia a fare altrettanto?
Firma qui la petizione per dire stop al circo con animali in Italia.
Marta Albè