Non sono oggetti, fanno parte delle nostre famiglie: l’Università di Torino attiva il corso sul diritto privato degli animali

Cani, gatti e altri amici pelosetti fanno parte delle nostre famiglie, ma il diritto ancora non li tutela come dovrebbe. La Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino ha per questo attivato il corso di diritto privato animale, per formare gli avvocati del domani su questo tema così importante (e spesso trascurato)

Norme che tutelano gli animali ci sono, ma non bastano (e spesso vengono disattese): la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino ha per questo attivato il corso di diritto privato animale, per formare i giuristi del domani su questo tema così importante (e spesso trascurato). Perché gli animali che scegliamo di avere con noi fanno parte delle nostre famiglie.

Come si legge sul sito dell’Ateneo, gli animali sono da sempre oggetto di attenzione da parte del Codice civile, ma le norme che li riguardano sono frammentarie e obsolete.  Ma soprattutto regolano i danni causati dagli animali mentre per il resto considerano questi ultimi come beni mobili, oggetti di diritti altrui: cose di proprietà dell’uomo, come qualsiasi oggetto che possa essere ceduto, regalato, trasferito altrove.

Tutto davvero ormai inaccettabile, considerato che tali norme sono spesso legate al mondo contadino del passato, trascurando del tutto quanto gli animali siano centrali per l’uomo al giorno d’oggi, essendo parte integrante delle nostre famiglie.

In Italia gli animali da compagnia sono oltre 60 milioni, tanti quanti gli abitanti, il che implica che ogni famiglia, in media, ne possiede più di due e per mantenere e curare tali animali, spende mensilmente cifre che oscillano da 30 a oltre 300 euro e che sono andate negli anni progressivamente aumentando.

Tra il 2007 e il 2021 le spese per il cosiddetto “pet food” sono più che raddoppiate; ed anche le spese veterinarie, per i giochi, gli accessori, i prodotti farmaceutici e per l’igiene degli animali sono in progressivo, costante aumento. Ma niente, il bonus animali, inizialmente previsto nella Manovra 2022, è sparito.

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La legge deve fare di più.

Il nuovo insegnamento – spiega Luciano Olivero, professore presso la Facoltà torinese, che ha proposto il corso ora approvato – approfondirà e cercherà di dare risposta ai problemi che gli animali oggi pongono nella prospettiva del diritto e, in particolare, del diritto privato in tema di rapporti contrattuali ed extracontrattuali, familiari e successori

Infatti, come spiega Olivero, gli ultimi anni hanno dimostrato che le criticità su questi temi sono molte e, in assenza di regole puntuali, le soluzioni proposte sono state diverse.

Solo per fare alcuni esempi: di quali garanzie beneficerà l’acquirente di un animale malato? Di quelle tradizionali della vendita secondo il Codice civile o dei rimedi più generosi offerti dal codice di consumo? Se una famiglia si scioglie a chi andranno gli animali domestici? Varranno le regole perentorie della proprietà privata oppure criteri meno scontati, che mimano l’affidamento dei figli?” Cosa si può disporre, in un testamento, in favore di un animale? E ancora: se l’animale viene ucciso, a quale risarcimento avrà diritto il proprietario?

Sì, perché gli animali non sono oggetti, anche se a volte vengono trattati così.

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Fonte: Università di Torino

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