Non al declino, ma al massimo dello splendore: un nuovo studio ribalta le teorie sull’estinzione dei dinosauri, sostenendo che l’asteroide colpevole della loro distruzione sarebbe giunto sulla Terra quando questi iconici animali erano tutt’altro che alla fine della loro esistenza, 66 milioni di anni fa. Lo studio è stato guidato da un gruppo di ricerca dell’Università di Edimburgo (UK)
I dinosauri hanno dominato il mondo fino a quando un asteroide mortale ha colpito la Terra, portando alla loro estinzione di massa alla fine del Cretaceo, circa 66 milioni di anni fa. Ma non erano in declino, bensì al picco del loro splendore. Lo studio, guidato da un gruppo di ricerca dell’Università di Edimburgo (UK) ribalta le teorie sull’evoluzione di questi iconici animali.
Gli scienziati hanno discusso a lungo sul perchè i dinosauri non volatili, tra cui il Tyrannosaurus rex e il Triceratops, si sono estinti, mentre i mammiferi e altre specie come tartarughe e coccodrilli sono sopravvissuti. E la teoria dell’asteroide sembra la più verosimile.
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Ma ora una ricerca sostiene che tale estinzione di massa sarebbe avvenuta al picco dello splendore, non in un periodo di declino. L’asteroide avrebbe quindi colpito il nostro Pianeta quando i dinosauri lo dominavano davvero, sconvolgendo totalmente la vita sulla Terra.
Lo studio ha analizzato 1.600 reperti fossili del Nord America e i ricercatori hanno modellato le catene alimentari e gli habitat ecologici degli animali che vivevano sulla terraferma e in acqua dolce durante gli ultimi milioni di anni del Cretaceo e i primi milioni di anni del Paleogene, che seguì l’impatto dell’asteroide.
I paleontologi sanno da tempo che molti piccoli mammiferi vivevano accanto ai dinosauri. Ma questa ricerca rivela che questi stavano diversificando le loro diete, adattandosi agli ambienti e diventando componenti più importanti degli ecosistemi con lo svolgersi del Cretaceo. Nel frattempo, i dinosauri si erano trincerati in nicchie ecologiche stabili alle quali si erano estremamente ben adattati.
Secondo gli esperti, i mammiferi non hanno solo approfittato della morte dei dinosauri, ma stavano creando i propri vantaggi diversificandosi, occupando nuove nicchie ecologiche, evolvendo diete e comportamenti più vari e adattandosi rapidamente per sopportare piccoli cambiamenti climatici.
Lo studio sostiene quindi che tali comportamenti probabilmente hanno aiutato i piccoli mammiferi a sopravvivere all’impatto dell’asteroide, essendo divenuti nel frattempo più adatti dei dinosauri a far fronte alla distruzione radicale e improvvisa.
Ma questo non significa che gli iconici animali fossero in declino, anzi, in realtà dominavano la Terra con ecosistemi stabili, fino a quando l’asteroide li ha improvvisamente uccisi. Risulterebbe così confermata anche una precedente ricerca che arrivava a conclusioni analoghe.
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Il nostro studio fornisce un quadro convincente della struttura ecologica, delle reti alimentari e delle nicchie degli ultimi ecosistemi dominati dai dinosauri del periodo Cretaceo e dei primi ecosistemi dominati dai mammiferi dopo l’impatto dell’asteroide – spiega Steve Brusatte, che ha guidato il lavoro – Questo ci aiuta a comprendere uno dei misteri secolari della paleontologia: perché tutti i dinosauri non volatili sono morti, ma uccelli e mammiferi sono sopravvissuti
In altre parole altri mammiferi e uccelli “hanno giocato di anticipo” (pur inconsapevolmente), cosa che i dinosauri non hanno fatto. E che gli fu fatale.
Il lavoro è stato pubblicato su Science Advances.
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Fonti: Università di Edimburgo / Science Advances
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