Capita anche che si demolisca una casa senza tenere assolutamente conto del fatto che da anni fosse un sito di nidificazione dei rondoni. Oipa e Lipu avevano chiesto cautela, ma nulla di fatto: uccisi anche piccoli di poche settimane
Una colonia di rondoni andata completamente distrutta durante la demolizione di una casa a Paese, nella provincia di Treviso. È capitato in questi giorni e le associazioni animaliste Lipu e Oipa sono pronte a esporre denuncia alla Procura di Treviso per distruzione di nidi e uccisione di fauna selvatica protetta.
Questi i reati per cui i responsabili dei lavori sono chiamati a rispondere, peraltro già avvisati nel maggio del 2021 dalle stesse associazioni. Quella colonia era infatti presente in quella zona da diverse decine di anni: si tratta di una specie migratrice che predilige come nidi le sporgenze delle costruzioni umane, come i tetti, i fienili o le stalle.
La demolizione era prevista da tempo e già lo scorso anno la Sezione di Treviso della Lipu aveva contattato Comune di Paese e committente dei lavori per chiedere di evitare di intervenire tra maggio e luglio, proprio il periodo in cui i rondoni si riproducono, spiegando l’importanza di questo sito e proponendo di mettere delle cassette nido artificiali sulla nuova costruzione.
Ma a nulla sono valse le richieste. La strage è avvenuta, eppure, per evitarla, sarebbe bastato togliere i coppi della casa da demolire almeno un paio di mesi fa, i rondoni così avrebbero optato per nidificare altrove oppure avrebbero potuto aspettare fine luglio o ancora avrebbero potuto contattare il Centro Recupero fauna Selvatica di Treviso per recuperare i piccoli rondoni da allevare a mano.
Mai distruggere i nidi!
Considerate che questi uccelli ci aiutano a tenere sotto controllo la crescita della popolazione di mosche e zanzare, si nutrono di insetti di cui vanno a caccia mentre sono in volo. Secondo alcuni studi scientifici, una coppia di rondini può mangiare fino a 6mila insetti al giorno nella stagione riproduttiva. Un motivo in più per tutelarle.
Ricordiamo tra l’altro a tutti che rondini, rondoni e balestrucci sono specie protette dalla legge n. 157/92 e da varie altre direttive europee quindi è severamente vietato distruggere i loro nidi. Per quanto riguarda la ristrutturazioni di facciate e palazzi esistono precisi regolamenti in cui sono stabiliti i modi in cui trattare l’eventuale presenza di nidi per preservare le specie protette.
Anche noi possiamo aiutare le rondini durante la loro nidificazione, attraverso la costruzione di nidi artificiali che vanno a sostituire il nido originale nel caso fosse caduto, si sia rotto o sia stato tolto per effettuare una ristrutturazione edilizia.
QUI vi spieghiamo come fare.
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