Vittoria per i delfini: zoo e acquari giapponesi non compreranno più esemplari di Taiji

I delfini provenienti dalla mattanza della baia di Taiji non saranno più acquistati per acquari e parchi marini in Giappone. Lo ha deciso l'Associazione Giapponese Zoo e Acquari (JAZA), dopo le minacce di espulsione dall'Associazione mondiale degli zoo e degli acquari (WAZA)

I delfini provenienti dalla mattanza della baia di Taiji non saranno più acquistati per acquari e parchi marini in Giappone. Lo ha deciso l’Associazione Giapponese Zoo e Acquari (JAZA), dopo le minacce di espulsione dall’Associazione mondiale degli zoo e degli acquari (WAZA).

I membri della JAZA hanno votato a favore dello stop della compravendita di delfini vivi dalla città di Taiji, dove il massacro annuale di centinaia di cetacei ha attirato l’attenzione di tutto il mondo, soprattutto dopo il film The Cove, che ha svelato la verità sulla baia della morte.

Qui centinaia di delfini vengono spinti a riva per essere selezionati. Alcuni, i più belli, i migliori, finiranno in cattività. Quelli selezionati per i parchi marini sono costretti a guardare i loro familiari “meno attraenti” mentre vengono massacrati per il mercato della carne. Solo i delfini senza graffi, cicatrici, di una certa età e specie, vengono scelti per la prigionia.

Seguirà la detenzione in un ambiente artificiale e un lungo digiuno, in modo che gli esemplari catturati si decidano a mangiare pesci morti, invece delle prede vive che avrebbero mangiato allo stato selvatico. Per questo da tempo gli attivisti denunciano il business da milioni di dollari che si cela dietro la mattanza. Ogni esemplare viene venduto a un prezzo che può raggiungere anche i 100.000 dollari.

Si tratta di un buon passo in avanti. Secondo stime, il 40% dei delfini catturati ogni anno nella baia di Taiji sono stati finora venduti agli acquari e delfinari giapponesi aderenti alla Jaza. Questo significa che la decisione infliggerà un duro colpo per i cacciatori giapponesi, segnando l’inizio della loro fine.

“Dato che il 40% del totale dei delfini catturati a Taiji veniva venduto ad acquari o delfinari aderenti JAZA ed ogni animale veniva venduto anche a 100.000$ capirà che per i pescatori di Taiji sarà un duro colpo economico dato che buona parte del restante 60% viene venduto per scopi alimentari a prezzi di gran lunga inferiori”, commenta Essere Animali.

Roberta Ragni

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