S.O.S. delfini! Oltre 200 gli esemplari spiaggiati sui litorali italiani soltanto lo scorso anno (e la pesca accidentale è la prima causa)

Non c'è pace per i delfini che vivono nelle acque italiane: soltanto lo scorso anno sono stati trovati 210 esemplari spiaggiati. Nella maggior parte dei casi questi affascinanti mammiferi marini devono fare i conti con la minaccia della cattura accidentale durante le battute di pesca

Il 14 aprile si celebra la Giornata mondiale dei delfini, ma per questi meravigliosi e intelligentissimi mammiferi marini a rischio estinzione c’è ben poco da festeggiare. Anche gli esemplari che vivono nelle acque dei nostri mari sono in pericolo. Ogni anno, infatti, sulle coste del nostro Paese si spiaggiano circa 200 delfini.

Soltanto lo scorso anno quelli trovati spiaggiati sui litorali italiani sono stati ben 210, come confermano i dati forniti da Legambiente. è molto frequente che queste creature vengano catturate accidentalmente durante le battute di pesca e che finiscano per ferirsi e restare impigliati nelle reti. Tra le specie che vivono nel Mediterraneo più esposte a questi rischi spiccano i tursiopi e le stenelle striate.

In occasione della Giornata mondiale dei delfini indetta dall’ONU per il 14 aprile, il team del progetto europeo Life Delfi (nato con lo scopo di limitare l’interazione tra delfini e pescatori per tutelare questi animali) ha organizzato un webinar dal titolo “Sos delfini: cosa fare in caso di spiaggiamenti e avvistamenti?” che sarà trasmesso alle ore 11 in diretta streaming sui canali social Life Delfi e Legambiente, partner dell’iniziativa.

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Le principali minacce alla sopravvivenza dei delfini

Nella acque italiane vivono almeno tre specie di delfini con caratteristiche molto simili: il delfino comune, la stenella striata Stenella coeruleoalba e il tursiope Tursiops truncatus. Un po’ più rari da avvistare, ma comunque presenti nel Mediterraneo, specie come lo zifio Ziphius cavirostris, il globicefalo Globicephala melas e il grampo Grampus griseus.

Un gran numero di delfini vive nel Santuario Pelagos (vasta area marina protetta nata negli anni ’90 da un accordo tra l’Italia, il Principato di Monaco e la Francia) tra Liguria, Corsica e sud della Francia, insieme ad altri cetacei, come i capodogli e le balenottere. Qalche giorno fa alcuni esemplari sono stati avvistati nelle acque dell’area marina protetta Punta Campanella, in Campania.

Come anticipato, i delfini devono fare i conti con numerose minacce legate alle attività umane. Nel Mediterraneo una delle cause principali di morte e spiaggiamento di questi affascinanti animali è indubbiamente la pesca accidentale, ma i delfini sono esposti anche all’inquinamento sia ambientale (non sono rari i casi di sversamento di petrolio e altre sostanze inquinanti) che acustico e alle conseguenze della crisi climatica.

Il progetto Life Delfi e l’App Marine Ranger che aiuta a salvare i cetacei spiaggiati

Per tutelare i delfini del Mediterraneo da circa due anni è attivo il progetto Life Delfi, cofinanziato dal programma LIFE della Commissione europea. Nell’area interessata dall’iniziativa, volta a ridurre gli episodi di cattura accidentale, rientrano  le coste del mar Tirreno e dell’Adriatico, della Croazia, della Sicilia e della Sardegna. Il progetto punta a sensibilizzare i pescatori sui pericoli ai quali sono esposti i delfini. Agli operatori del settore della pesca vengono forniti i Did, dissuasori acustici, e deterrenti luminosi da installare sulle reti insieme ad attrezzature a basso impatto ambientale.

Proprio in questi giorni è stato annunciato l’avvio di una serie di corsi di formazione per pescatori ai quali, grazie alla collaborazione del partner Università degli studi di Siena, è stato illustrato e proposto il dolphin watching, l’attività di osservazione dei delfini.

“L’obiettivo è cercare di trasformare i delfini, agli occhi dei pescatori, da minaccia a potenziale risorsa economica da sfruttare” spiegano i promotori del progetto.

L’iniziativa Life Delfi non si limita al coinvolgimento dei pescatori, ma punta a coinvolgere tutti i cittadini, specialmente turisti, bagnanti, divers e gli amanti del mare. Per tutelare gli animali marini è stata lanciata anche l’App Marine Ranger, realizzata dall’organizzazione croata Blue World Institute (sempre nell’ambito di Life Delfi), che permette di segnalare delfini e altri cetacei spiaggiati o in difficoltà in mare in modo da attivare tempestivamente la macchina dei soccorsi e salvarli.

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Fonti: Legambiente/Progetto Life Delfi

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