Il governo della Nuova Zelanda ha regolamentato le escursioni nella Baia delle Isole per tutelare i delfini disturbati dalle attività umane
Il governo della Nuova Zelanda ha vietato ai turisti e ai residenti di nuotare con i delfini, per poter tutelare la specie. Il divieto interessa gli operatori turistici che operano nella Baia delle Isole, a nord del Paese, che organizzano escursioni proprio per permettere ai visitatori di nuotare con i tursiopi.
In quest’area, i delfini preferiscono nuotare nelle regioni costiere e questo consente ai turisti di avvicinarsi agli animali e di interagire con loro.
Secondo una ricerca del Department of conservation, agenzia statale per la difesa dell’ambiente:
“Amare troppo i delfini ha avuto un impatto significativo sul comportamento di riposo e alimentazione della popolazione”.
L’interazione tra umani e delfini ha infatti portato a una preoccupante diminuzione del numero di esemplari presenti nella Baia delle Isole, pari al 90%.
Oggi i delfini presenti in questa regione sono solo 31, contro i 250 presenti nel 1999 e il tasso di mortalità tra i nuovi nati è pari al 75%, il più alto del Paese.
Per tutelare i Tursiops truncatus il governo ha dunque deciso di regolamentare le visite in questa regione, vietando ai turisti di nuotare con i delfini e limitando le interazioni con gli animali a 20 minuti anziché i 30 previsti in precedenza.
Inoltre, le escursioni potranno avvenire solo in determinate fasce orarie, così da permettere ai delfini di rimanere soli e tranquilli per la maggior parte della giornata.
Purtroppo il divieto non riguarderà altre aree della Nuova Zelanda, in cui i turisti potranno ancora effettuare escursioni e nuotare con delfini appartenenti a specie diverse dai Tursiops truncatus ma ugualmente disturbate dall’attività umana.
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Tatiana Maselli