Delfinari: sì al nuoto in vasca insieme ai delfini. L’Italia regredisce

Il paradosso: un decreto del Ministero dell’Ambiente dà il via libera al nuoto in vasca con i delfini.

Nuotare con i delfini in cattività. Ci sconcerta il decreto del Ministero dell’Ambiente che dà il via libera al nuoto in vasca con i delfini. Invece di chiudere del tutto i delfinari, arriva in Gazzetta Ufficiale il decreto firmato dai ministri di Ambiente, Salute e Politiche Agricole e Forestali, che introduce il nuoto con delfini nei delfinari.

Il decreto, in attuazione della direttiva 1999/22/CE relativa alla custodia degli “animali selvatici nei giardini zoologici”, è stato pubblicato il 3 gennaio 2018 ed è ormai entrato in vigore.

E così, se fino a ieri l’Italia aveva una norma (il Decreto 6 dicembre 2001 n.469) a tutela dei delfini in cattività tra le più complete in Europa e in linea con gli obblighi derivanti dalla Direttiva UE, oggi ci troviamo tutt* a fare i conti un’ulteriore umiliazione di animali reclusi in nome di una “educazione” di dubbio gusto.

Proprio così: secondo quanto previsto dal decreto, infatti, sarà “consentito l’ingresso in vasca ai soggetti che partecipano ad attività di educazione e di sensibilizzazione del pubblico in materia di conservazione della biodiversità con i delfini”.

Accostare parole come educazione e sensibilizzazione a strutture di reclusione nelle quali gli animali vengono sfruttati a scopo di lucro, suscita indignazione. Ci chiediamo quale sia il vero obiettivo di questo regalo ai delfinari, dove animali forzarti a vivere in condizioni innaturali devono subire la presenza di persone che nuotano vicino a loro, magari in ridicoli spettacolini”, commentano dall’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali Onlus.

E non solo: oltre alla effettività presenza di problemi di sicurezza (i delfini, anche quelli cresciuti in cattività, possono manifestare comportamenti difensivi tipici di una specie comunque nata per vivere libera in mare), si aggiungono anche rischi di carattere igienico-sanitario, il pericolo di zoonosi (trasmissione di patologie dall’uomo all’animale e viceversa) e lo stress causato dagli addestramenti estenuanti e dagli spettacoli spesso con musica ad alto volume.

Un regalo ai delfinari?

Pare proprio di sì.

Ci sembra evidente che quello di Galletti sia un regalo fatto ai due unici delfinari ancora esistenti nel nostro Paese, nel tentativo di aumentare il pubblico pagante ormai in netto declino. I cittadini – prosegue Enpa – hanno compreso che non esiste alcun valore educativo, culturale o scientifico nello sfruttamento di altri esseri viventi, alienati e costretti in un ambiente estraneo[…] Naturalmente abbiamo già dato mandato al nostro ufficio legale di valutare tutte le possibilità di impugnazione del decreto”.

Ed in effetti, con questo decreto si rimuove il divieto preesistente, consentendo al pubblico di nuotare nella stessa vasca con i delfini per una apparente forma di educazione del pubblico. Temiamo, piuttosto, che dietro ci siano solo meri interessi commerciali, come appare evidente dalla tipologia di promozione che viene fatta per le attività di “Swim with the Dolphins” dalle aziende proprietarie dei delfinari e parchi acquatici, in vari Paesi del mondo.

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Tra queste compare anche il Gruppo Dolphin Discovery (“la multinazionale più grande al mondo specializzata nel settore dei delfinari”) del quale Zoomarine è entrata a far parte nel novembre 2015.

A voi le conclusioni.

Germana Carillo

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