Approvato oggi Camera l’emendamento che introduce entro la fine del 2026 il divieto di abbattimento selettivo dei pulcini maschi.
Una svolta storica per la tutela degli animali allevati a scopo alimentare, che arriva sulla scia di quanto già accaduto in altri Paesi europei come Francia e Germania.
Oggi la Camera dei deputati ha compiuto una scelta di responsabilità e rispetto nei confronti di animali, esseri senzienti, che non possono più essere solo considerati scarti industriali. L’uccisione selettiva dei pulcini maschi che avviene ogni giorno nell’industria delle uova non può essere ancora considerata la normalità e oggi il Parlamento ha scelto di sostenere la nostra proposta che segue le linee dettate anche dell’Unione europea in materia di benessere animale, dicono da Animal Equality.
📣 VITTORIA STORICA!
La Camera ha votato: dal 2026 sarà vietata l’uccisione dei pulcini maschi in Italia.
Una vittoria frutto della campagna di sensibilizzazione e di lobbying che noi di Animal Equality portiamo avanti da oltre un anno.
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— AnimalEqualityItalia (@AE_Italia) December 16, 2021
Nell’industria delle uova i pulcini maschi sono considerati inutili per la produzione, in quanto non sono in grado di deporre le uova, né possono essere impiegati per la carne, perché specie diverse dai più comuni polli broiler utilizzati dall’industria alimentare. Per questo motivo ogni anno, in Italia, vengono uccisi tra i 25 e i 40 milioni di pulcini maschi.
Triturati vivi o soffocati, i pulcini vengono abbattuti immediatamente, entro le prime 24 ore dalla nascita, e senza l’utilizzo di tecniche di stordimento.
È un grande risultato che porrà fine a una delle pratiche più efferate dell’industria zootecnica – afferma Lorenza Bianchi, responsabile LAV Area animali negli allevamenti – questo risparmierà la sofferenza a decine di milioni di animali oggi condannati a una morte particolarmente crudele. Certamente avremmo voluto un’immediata attuazione del divieto, visto che la tecnologia per il sessaggio degli embrioni è già disponibile, ma si tratta in ogni caso di un importante passo avanti che, speriamo, farà riflettere anche i consumatori sulle scelte alimentari che già da oggi possono indirizzare verso alimenti vegetali che non comportano alcuna sofferenza per gli animali.
L’emendamento approvato alla Camera prevede tempi di adeguamento alla normativa per l’aggiornamento delle procedure di lavoro e dello stato tecnologico delle imprese del settore dell’allevamento delle galline ovaiole. Supporta inoltre l’introduzione e lo sviluppo di tecnologie e strumenti per il sessaggio degli embrioni in-ovo in grado di identificare il sesso del pulcino ancora prima della schiusa, anche attraverso politiche di incentivazione di tali tecnologie.
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Fonti: Animal Equality
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