Una piccola giraffa di 3 mesi nata nello Zoo di San Diego ha ricevuto due tutori che le permettono ora di muoversi. La cucciola è stata operata da una famosissima clinica americana che ha seguito atleti paralimpici , offrendo loro tutori e plantari personalizzati
Al San Diego Zoo un cucciolo di giraffa di soli 3 mesi era nato con una complicazione agli arti anteriori che gli impedivano di muoversi correttamente e senza provare dolore. L’animale di nome Msituni, che in swahili significa “nella foresta”, sarebbe potuto morire per via della sua condizione che, crescendo, diventava sempre più delicata. Già dalla nascita le sue articolazioni e le ossa erano state messe a dura prova.
I responsabili dello zoo hanno pensato allora di rivolgersi alla Hanger Clinic e al professor Ara Mirzaian, una delle eccellenze mediche del Nuovo Continente con oltre 30 anni di esperienza nell’ortesi. Nel corso della sua lunga carriera Mirzaian ha avuto a che fare atleti paralimpici, bambini con scoliosi, ma mai con una giraffa.
Dopo essere stato contattato dal San Diego Zoo lo specialista ha accettato di seguire Msituni, studiando notte e giorno le giraffe e il suo primo caso animale. Ci sono voluti otto giorni per realizzare i tutori in grafite di carbonio per la giraffa. Una volta pronti questi sono stati consegnati alla clinica.
Msituni ha indossato i suoi tutori personalizzati per un totale di 10 giorni in cui è stata tenuta sotto osservazione dal personale medico. Dopo questo tempo è uscita camminando sulle sue zampe dall’ospedale veterinario.
È stato semplicemente fantastico vedere una creatura così grande e bella sdraiata lì davanti a me,
ha detto il professor Ara Mirzaian che ha abbracciato Msituni colto dall’emozione.
A seguito della sua riabilitazione la giraffa è tornata allo zoo in cui è nata, camminando in maniera naturale tra gli altri suoi simili. La sua storia si conclude a lieto fine anche se avremmo sperato con tutto il cuore in un finale diverso lontano dalla prigionia dello zoo.
La cucciola di giraffa, nata il 1 febbraio, non ha mai conosciuto la libertà né la savana. Anche se adesso il suo problema sembra essere risolto definitivamente l’animale potrà muoversi unicamente nel suo recinto, in un ambiente circoscritto e fittizio che non ha nulla a che vedere l’habitat naturale al quale tantissime altre giraffe sono state strappate.
Fonte: San Diego Zoo/Twitter
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