Decine di elefanti sono morti dopo essere stati avvelenati in questi ultimi anni a Sumatra per colpa dell'olio di palma. La deforestazione per far posto alle piantagioni, infatti, inasprisce il conflitto con gli esseri umani a causa della rapida distruzione dell'habitat degli elefanti.
Decine di elefanti sono morti dopo essere stati avvelenati in questi ultimi anni a Sumatra per colpa dell’olio di palma. La deforestazione per far posto alle piantagioni, infatti, inasprisce il conflitto con gli esseri umani a causa della rapida distruzione dell’habitat degli elefanti.
Distese immense di foresta pluviale sono state distrutte negli ultimi anni per far posto alle piantagioni e gli abitanti dei villaggi prendono sempre più di mira gli elefanti di Sumatra, che considerano come parassiti. Per questo continuano deliberatamente ad avvelenarli, per evitare che mangino il frutto della palma influendo negativamente sui profitti aziendali.
E a volte una fotografia vale più di mille parole. Come quella scattata da un abitante del villaggio sull’isola di Sumatra il 21 agosto 2014, che mostra un uomo porre un frutto su un piccola elefantino morto, vicino al fiume di Serbajadi, nella provincia di Aceh. Si tratta di una zona situata vicino all’ecosistema forestale di Leuser, sull’isola di Sumatra, in Indonesia.
Si stima che siano rimasti circa 2.500 elefanti di Sumatra in libertà. La produzione di olio di palma causa la distruzione degli habitat anche di altri animali selvatici, come la tigre di Sumatra e l’orango. Cosa possiamo fare? Boicottiamolo.
Roberta Ragni
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