Positivi al covid, saranno abbattuti nei prossimi giorni i 2000 visoni presenti nell'allevamento di Villa Conte, in provincia di Padova
Non si arrestano i focolai di covid negli allevamenti di visoni. A Villa del Conte, in provincia di Padova, stanno per essere uccisi tutti i 2000 animali presenti all’interno dell’allevamento.
È arrivato davvero il momento di chiudere tutti gli allevamenti di visoni e il coronavirus ce l’ha fatto capire in maniera ancora più evidente. Non solo si tratta di luoghi dove si compiono vere e proprie atrocità e di cui possiamo fare a meno (dato che non abbiamo bisogno di pellicce), ma vi sono anche rischi per la salute pubblica.
Focolai di covid si sono verificati in allevamenti di visoni diverse volte nel corso di questi mesi e sono finiti sempre con l’abbattimento degli animali (ricordiamo il caso di Cremona oltre che le terribili immagini delle carcasse dei visoni danesi).
A nulla sta servendo la chiusura imposta degli allevamenti fino al 31 dicembre che consente di tenere un quantitativo di animali ridotto e non permette le riproduzioni. Lo dimostra quest’ultimo caso che riguarda l’allevamento di Villa del Conte in provincia di Padova.
Qui, come ha reso noto la Lav, si sta per procedere all’abbattimento di 2 mila visioni che avverrà nei prossimi giorni.
È solo dal 21 dicembre scorso che il Ministero della Salute (con la Circolare N.27663) ha introdotto la sorveglianza diagnostica obbligatoria negli allevamenti di visone che consiste nell’effettuare 60 tamponi ogni 15 giorni.
L’indagine amministrativa condotta dalla LAV ha permesso di scoprire che i primi casi di positività al coronavirus nell’allevamento di Villa del Conte erano stati rilevati già l’11 gennaio, durante uno degli screening obbligatori.
E, scrive poi la LAV:
“Ulteriori accertamenti, condotti tra gennaio e marzo, hanno rilevato positività agli anticorpi SARS-CoV-2 specifici nel 100% degli animali campionati per i test sierologici di neutralizzazione; ciò a dimostrazione che l’infezione di coronavirus ha interessato l’intero allevamento anche in epoca precedente l’inizio dello screening diagnostico”.
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L’allevamento di Villa del Conte era tra quelli segnalati dalla LAV in quanto non rispettava le misure minime di biosicurezza finalizzate ad evitare che il coronavirus si diffondesse tra i visoni.
Ora, dopo aver avuto conferma dell’avvenuta infezione, tutti i visoni attualmente presenti nell’allevamento padovano saranno abbattuti.
La Lav commenta così:
“Impossibile impedire, co
n un monitoraggio peraltro finanzia to dalla Sanità Pubblica, l’ingresso del coronavirus in queste strutture. Nonostante una densità di popolazione ridotta (per il fatto che il ciclo di allevamento è stato fermato dall’Ordinanza del Ministro della Saluteper tutto il 2021 e quindi nonostante la presenza dei “soli” riproduttori, comunque almeno 2.000 visoni nell’allevamento di Villa del Conte), questi allevamenti continuano ad essere serbatoi del coronavirus e rappresentano una costante minaccia per la salute pubblica”
Non basta fermali momentaneamente, dunque, gli allevamenti di visoni vanno chiusi per sempre!
Fonte: LAV
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