Nel Regno Unito sono stati registrati parecchi casi di "piccioni zombie", piccioni affetti da un terribile virus con elevata mortalità. Tra le manifestazioni più evidenti dell'infezione il collo attorcigliato, la paralisi delle zampe e delle ali
Piccioni deformi e incapaci di volare, con il collo contorto e più simili a degli zombie invece che a dei volatili. Questi alcuni degli effetti di un morbo altamente infettivo tra i piccioni nel Regno Unito e non solo.
A lanciare l’allarme è il DAERA, il Department of Agriculture, Environment and Rural Affairs inglese, che ha informato i cittadini circa quanto sta accadendo ad alcuni piccioni nel Paese. Si tratta del virus aviario Avulavirus-1 AAvV-1, precedentemente noto come Pigeon Paramyxovirus, ceppo caratterizzato da una elevata mortalità.
Il virus si trasmette molto facilmente tra piccioni infetti e non attraverso le feci, i mangimi e l’acqua. La diffusione del virus è generalmente limitata ai piccioni, ma questi possono infettare il pollame, causando la malattia di Newcastle.
Seppur raramente, il virus può infettare l’essere umano. Le persone che sono a stretto contatto con i piccioni sono quelle più a rischio. Il virus si propaga anche attraverso gli indumenti, mani e piedi, come segnala il DAERA, e rimarrebbe nell’ambiente per settimane.
Nell’uomo l’Avulavirus-1 aviario si manifesta tuttavia con lievi sintomi influenzali. Nei piccioni colpiti dal morbo, invece, i segnali compaiono in forme molto più gravi. Questi i più comuni:
- torsione del collo
- paralisi parziale di ali e zampe
- diarrea
- difficoltà respiratorie
Proprio il collo attorcigliato e i movimenti a scatto hanno fatto sì che le persone chiamassero gli esemplari infetti “piccioni zombie”.
Il virus non lascia scampo agli animali. I piccioni infetti muoiono nel giro di pochi giorni, non essendoci un trattamento specifico come cura. I farmaci, infatti, non avrebbero alcun effetto sugli esemplari malati.
Per prevenire l’infezione, il DAERA invita chiunque possieda piccioni in cattività a vaccinarli ogni 12 mesi in accordo con il proprio veterinario e a mettere in atto le misure di biosicurezza. Ogni caso di sospetto di Avulavirus-1 aviario va inoltre segnalato al DAERA.
Fonte: DAERA
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