I Sanfermines che attirano migliaia di turisti alle corse dei tori che percorrono le strade della cittadina, sono stati di nuovo annullati.
Se in qualche modo possiamo dire grazie a questa pandemia, è per il fatto di aver lasciato in pace i tori. Sono quelli di Pamplona: qui i Sanfermines, i tradizionali festeggiamenti di San Fermín, che attirano migliaia di turisti da tutto il mondo proprio alle corse dei tori che percorrono le strade della cittadina, sono stati annullati per il secondo anno consecutivo.
Lo ha annunciato in queste ore María Chivite, la presidente della regione della Navarra, al nord della Spagna, e la causa, nemmeno a dirlo, sono gli assembramenti che si verrebbero a creare. E i tori ringraziano.
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“Un festival internazionale come quello di San Fermín – dice la Chivite – in cui milioni di persone vengono in Navarra, non sarà possibile”.
Il festival di Pamplona si svolge a luglio e dura nove giorni ed è senza dubbio l’evento più noto della Spagna. La festa è stata resa popolare dal romanzo di Ernest Hemingway “Fiesta” pubblicato nel 1926.
Estimada Presidenta @mavichina, nos brinda una buena noticia: por lo menos evitaremos 1 año más la tortura y el asesinato de animales durante los #Sanfermines.
Ponga fin a este espectáculo cruel y arcaico.#SanFerminSinSangre ✅ https://t.co/cL37pyFh3b 📸Colectivo Britches pic.twitter.com/3pdLQHsyCi
— SerAnimales (@SerAnimales) February 2, 2021
Prima dello scorso anno, i Sanfermines non si festeggiarono nel 1937 e nel 1938 a causa della Guerra Civile. Neanche nel 1978, quando uno studente morì a seguito di violenti disordini avvenuti in piazza. Non si celebrarono neanche nel 1997 per l’attentato dell’ETA nel quale venne ucciso un consigliere del PP.
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