Impiccato e con una cartuccia da caccia in bocca: così è stato ritrovato un cormorano nel Parco Nazionale del Gargano.
Impiccato e con una cartuccia da caccia in bocca: così è stato ritrovato un cormorano, ammazzato nei pressi dell’ingresso dell’Oasi Lago Salso, nel Parco Nazionale del Gargano. Un gesto assolutamente deprecabile che il WWF provvederà a denunciare alla Procura della Repubblica.
Lo riferisce la stessa associazione, che non esclude la matrice intimidatoria del gesto, presumibilmente collegato alla recente istituzione di un’oasi di protezione da parte della Regione Puglia, richiesta dal WWF proprio per tutelare l’area contigua all’Oasi e che prevede, tra le altre misure, anche il divieto di caccia.
Per questa ragione il WWF chiede all’Ente Parco di attivarsi per aumentare la vigilanza e il controllo sul territorio, ma anche di creare nuove oasi di protezione (Legge Regionale 59/2017), nonché di formalizzare le aree contigue al Parco Nazionale (ai sensi della L. 394/91), in modo da garantire una più intensa tutela della biodiversità.
È fondamentale che il Parco ricostituisca un legame virtuoso con la società, a partire dalle scuole – scrivono. La conoscenza, la formazione e l’educazione sono strumenti decisivi per rendere consapevoli i cittadini del loro ruolo di primi custodi dell’inestimabile patrimonio che la natura offre loro ma anche per creare i “cittadini del Parco” del domani.
È inoltre importante che la Provincia di Foggia sblocchi l’iter necessario a rendere operative le guardie ecologiche volontarie (GEV) il cui contributo è fondamentale nel coadiuvare le forze dell’ordine nell’azione di vigilanza del territorio.
Un gravissimo atto intimidatorio è avvenuto ieri all'ingresso dell'Oasi Lago Salso in #Puglia
Ignoti hanno fatto ritrovare un cormorano impiccato con una cartuccia da #caccia in bocca
Il #WWF denuncerà il gesto alla Procura della Repubblica pic.twitter.com/y9fD1AChtA— wwfitalia (@WWFitalia) December 10, 2021
Il WWF rivolge infine un appello anche alle associazioni venatorie locali, chiedendo di prendere pubblicamente le distanze da questi atti di barbarie.
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Fonte: WWF
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