Molti di voi ricorderanno la vicenda del professore che aveva ucciso e sezionato in classe due conigli di fronte agli studenti di una classe del liceo. Il grava fatto, avvenuto in una scuola superiore di Milano nel 2010, era stato denunciato da parte della LAV ed in seguito la giustizia ha potuto seguire il proprio corso. Il professore è stato dichiarato colpevole e condannato a 8 mesi di reclusione.
Molti di voi ricorderanno la vicenda del professore che aveva ucciso e sezionato in aula due conigli di fronte agli studenti di una classe del liceo. Il grave fatto, avvenuto in una scuola superiore di Milano nel 2010, era stato denunciato da parte della LAV ed in seguito la giustizia ha potuto seguire il proprio corso. Il professore è stato dichiarato colpevole e condannato a 8 mesi di reclusione.
L’imputato è stato riconosciuto responsabile di reato da parte del giudice Valentina Boroni del tribunale di Milano. Carlo Rando, questo il nome del professore, uccidendo a martellate e vivisezionando i conigli di fronte agli studenti, ha commesso i reati previsti dagli articoli 544 bis e ter c.p.
Il professore, medico chirurgo, è stato giudicato in base ai fatti di cui si è reso responsabile nell’ottobre 2010. Egli aveva richiesto che presso l’istituto scolastico in questione giungessero quattro conigli già uccisi per lo svolgimento di una lezione. Due di essi erano però risultati ancora vivi ed erano riusciti a fuoriuscire dal contenitore in cui erano stati riposti. L’uomo aveva dunque deciso di ucciderli con le proprie mani prima tentando di strangolarli, poi prendendoli a pugni, ed infine ricorrendo ad un martello, dando così adito ad una scena di raccapricciante violenza di fronte a studenti minorenni nel corso di una lezione di anatomia svoltasi presso l’Istituto Molinari di Milano.
A parere della LAV, il riconoscimento della colpevolezza del professore rappresenta un importante precedente giuridico in ambito didattico e un segnale rassicurante sotto il profilo pedagogico. Dopo l’inchiesta su Green Hill e la condanna per lo stabulario abusivo di Modena, la presente vicenda conferma il massimo impegno dell’Associazione sul tema vivisezione e dissezione animali per studio, con innovativi principi giuridici ottenuti.
La LAV era già intervenuta nel 2009, al fine di invitare il professore a preferire metodi non cruenti nel corso delle lezioni di anatomia rivolte agli studenti. Evidentemente egli non aveva dato ascolto al richiamo da parte dell’associazione animalista, giungendo a compiere nel 2010 quegli atti di violenza ingiustificata che ko hanno portato alla condanna.
Michela Kuan, biologa e responsabile LAV per quanto riguarda il Settore Vivisezione, tiene a ricordare come metodi così incivili non siano solo inaccettabili dal punto di vista etico, ma del tutto inutili, in quanto l’anatomia non si insegna più sezionando animali, ma tramite un’ampia disponibilità di modellini, plastici, video e ricostruzioni interattive tridimensionali, che oltretutto simulano e spiegano l’organismo di molte specie, non solo di una. Appare infine fondamentale ricordare che tutti gli studenti universitari hanno il diritto fondamentale di fare obiezione di coscienza alla sperimentazione animale, grazie alla legge 413/93.
Marta Albè
Leggi anche:
– Vivisezione: arriva la prima condanna per test illegali sugli animali
– Vivisezione: i 7 animali da laboratorio da non dimenticare
– Vivisezione: come riconoscere i cosmetici non testati sugli animali