Almeno 5mila animali domestici sono stati trovati morti in scatole di cartone da spedizione in una struttura logistica nella Cina centrale,
Cani e gatti, ma anche porcellini d’India e conigli lasciati morire di fame e di sete dentro scatole di cartone usate per il sempre più fiorente commercio di animali domestici. Almeno 5mila animali sono morti e la macabra scoperta è stata fatta durante un controllo nella struttura logistica di smistamento a Dongxing Logistics nella città di Luohe, nella provincia cinese di Henan.
Spediti come fossero giocattoli. A denunciare la situazione è Utopia un gruppo locale di salvataggio di animali, secondo cui si è consumata una vera e propria strage. Sono pochissimi infatti gli animali che ce l’hanno fatta. Tutto il resto, oltre 5mila sono morti di fame e di sete rinchiusi in scatole di cartone asfissianti.
Il commercio illegale di animali domestici è sempre più fiorente, così come quello di specie selvatiche. Un problema che non riguarda solo il continente asiatico, ma anche l’Italia. Solo qualche giorno fa, la Lav ha denunciato un orribile traffico internazionale di bertucce.
Adesso questi animali potrebbero essere vittime di una cattiva comunicazione nella catena di fornitura cinese dell’allevamento di massa.
“Il centro di smistamento era pieno di scatole con animali, migliaia morti e l’intero posto puzzava per i corpi in decomposizione”, denuncia alla CBS News, l’ente di salvataggio.
Una sorta di inferno. Conigli, porcellini d’India, gatti e cani, tutti tenuti in gabbie di plastica o di metallo messe a loro volta in scatole di cartone con solo piccoli fori per la respirazione. Lasciati senza acqua, né cibo per circa una settimana prima di essere scoperti a Dongxing Logistics. Eppure solo qualche tempo fa, la Cina aveva mostrato passi in avanti nella tutela dei cani classificandoli come animali domestici e non come animali.
“Era ovvio che morissero di soffocamento, disidratazione e fame”, ha detto ancora Utopia.
La legge cinese proibisce la spedizione di animali vivi in imballaggi. Secondo l’ente di salvataggio è probabile che gli animali siano stati acquistati online come domestici, ma che siano rimasti bloccati al deposito logistico a causa di un ritardo nello smistamento.Una storia in cui sia gli acquirenti che i venditori hanno le loro responsabilità. A salvarsi sono stati solo 200 conigli e 50 tra cani e gatti. Molti sono stati adottati direttamente sul posto, altri gravemente malati si trovano in cliniche veterinarie. Mentre le autorità locali hanno organizzato la sepoltura degli animali morti, un altro incidente simile si è verificato nel vicino villaggio di Dameng. Dopo 13 ore di ulteriori operazioni di soccorso, il gruppo è stato in grado di salvare circa mille animali, per lo più conigli.
Incidenti comunque inaccettabili sia in termini di benessere degli animali, sia di rischio per la salute pubblica umana.
“Data la pandemia di COVID-19 che stiamo affrontando è terrificante che gli animali vivi vengano trasportati in questo modo. L’unica soluzione è scegliere sempre l’adozione e mai l’acquisto”, ha chiosato l’organizzazione.
Fonte: CBS News
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