Come scegliere le crocchette per il tuo cane o gatto? 6 domande da farti per non sbagliare

Ecco alcune raccomandazioni utili per scegliere le migliori crocchette da dare al nostro amico a quattro zampe, evitando di cadere nelle trappole della pubblicità

Le crocchette per cani e gatti rappresentano un terreno scivoloso per chi ospita in casa un animale domestico. L’offerta sul mercato è davvero massiccia e districarsi fra i diversi prodotti senza cadere in errore è spesso difficile.

Sul nostro portale condividiamo spesso test sui prodotti, realizzati da esperti italiani e stranieri, che hanno l’obiettivo di aiutare i consumatori nella scelta segnalando i marchi migliori e quelli da evitare.

Tuttavia, esistono delle raccomandazioni generali che sarebbe opportuno tenere sempre a mente nel momento dell’acquisto, per evitare di dare al nostro cane o al nostro gatto cibo poco nutriente e di bassa qualità.

Qui sotto trovate alcune domande che possono aiutarvi nella scelta del cibo per il nostro cane o gatto – e, in generale, nell’acquisto di prodotti destinati alla loro alimentazione.

È un alimento completo?

La dicitura “alimento completo” è una delle poche informazioni obbligatorie che possono essere trovate in etichetta: se un alimento non è completo, vuol dire che non basta da solo ma deve essere integrato con un altro prodotto.

Quanta carne contiene?

In questo caso, gli slogan e le indicazioni al solo scopo di sedurre il consumatore sono fuorvianti e inutili. È importate leggere la lista degli ingredienti delle crocchette, con particolare attenzione alla percentuale di carne contenuta nel prodotto – in molti casi inferiore al 4%.

Se possibile, meglio preferire crocchette con una quantità di carne uguale o maggiore al 4% – e meglio che sia carne fresca, di qualità maggiore rispetto ai derivati (come le farine).

Quali sono gli ingredienti?

Parlando di ingredienti, la carne presente nel prodotto non è l’unica cosa a cui fare attenzione. È importante leggere e analizzare l’intera composizione del prodotto finito, in modo da sapere esattamente cosa mangia il nostro pet (che tipo di proteine, cereali, fibra, grassi).

Inoltre, anche in questo caso non lasciamoci abbindolare dagli slogan che puntano solo alla vendita: se leggiamo “ricco di…” vitamine o proteine, documentiamoci su che tipo di nutrienti stiamo dando al nostro animale e se il cibo che stiamo acquistando sia davvero completo.

Allo stesso modo, non ci lasciamo affascinare dalle indicazioni dei cosiddetti ingredienti funzionali – come ad esempio alga spirulina, mirtillo, tè verde, aloe. A cosa servono davvero? Quali sono i loro effettivi benefici? Sono presenti in quantità sufficienti per avere effetti positivi?

Qual è la porzione consigliata?

Un’altra indicazione obbligatoria in etichetta riguarda la razione giornaliera consigliata sulla base del peso e dell’età del nostro animale. In questo caso, porzioni piccole sono sempre indice di buona qualità del prodotto.

Una porzione consigliata contenuta dimostra che, anche in piccole dosi, il prodotto apporta una buona quantità di energia – per cui il nostro pet ne dovrà consumare di meno, e il cibo durerà di più a parità di quantità nella confezione.

Il prodotto è testato sugli animali?

Purtroppo, la maggior parte dei brand produttori di cibo per cani e gatti effettuano test sugli animali prima di immettere i prodotti sul mercato.

A disposizione dei consumatori esistono online specifici portali che segnalano i brand cruelty free e quelli che invece testano i loro prodotti sugli animali.

Quando siamo al supermercato e non possiamo consultare queste liste, cerchiamo sulla confezione una etichetta simile a quella che vi mostriamo qui sotto: è il segnale che il prodotto che stiamo acquistando è cruelty free.

crocchette

@greenMe

Cosa c’è dentro oltre la carne?

Un’altra domanda che dovremmo porci ogni volta che acquistiamo una confezione di cibo per animali riguarda gli altri ingredienti presenti nel prodotto oltre alla carne.

Esistono infatti molti ingredienti controversi e pericolosi per la salute dei nostri pet, che vengono tuttavia ancora utilizzati nelle formulazioni di crocchette e cibo umido, come per esempio:

  • butilidrossianisolo (BHA) e butilidrossitoluolo (BHT), utilizzati come conservanti ma considerati possibili agenti cancerogeni (hanno prodotto tumori negli animali da laboratorio)
  • glicol propilene, una sostanza utilizzata per conservare la consistenza nelle crocchette per gli animali, ma ritenuta particolarmente dannosa per il fegato, i reni e il cervello dei nostri animali
  • difosfato tetrasodico, un additivo utilizzato per aumentare l’appetibilità del cibo per animali (soprattutto nel cibo per gatti), ma che può provocare nausea e diarrea se viene ingerito
  • fosfato bicalcico, additivo aggiunto al cibo per animali al fine di migliorarne la texture, che però può causare calcificazione del tessuto molle e anche calcoli renali.

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