In Nigeria i montoni si scontrano ancora in combattimenti pubblici. I cittadini considerano lo considerano divertente, ma non per gli animali. Non tutti sono di questo parere. Molti chiedono al governo di vietare questa pratica perché crudele e anacronistica
Si radunano in piccoli stadi con i propri montoni o su invito, pronti ad assistere allo scontro tra esemplari, a fare il tifo per il loro preferito e a puntare sul possibile vincitore. Nel centro di Lagos, la città più popolosa della Nigeria, i combattimenti tra montoni continuano a essere praticati.
Sono visti come un vero sport, uno spettacolo imperdibile. Alcuni lo considerano invece un passatempo a cui dedicarsi per staccare dalla routine e divertirsi in compagnia. Per i montoni, però, questo tipo di competizione non è divertente.
Sembra un incontro di pugili, ma i montoni non scelgono se sfidarsi o meno. Sono costretti a farlo. Vengono selezionati dai proprietari e portati nelle arene.
Gli animali competono sferrando colpi per dominare l’avversario mentre il pubblico li incita a lottare. Sebbene non sia uno sport ufficiale, vi sarebbero delle regole precise, un arbitro e diverte categorie alle quali i montoni vengono assegnati in base al peso.
Fischio di inizio e via con i primi tiri a suon di cornate. 30 per i combattimenti regolari, 70 per le scommesse.
Eid Mubarak to all our Muslim Brothers and SistersIn case you missed our ANIMAL SPORT: Ram Fighting in Nigeria WATCH HERE: https://www.youtube.com/watch?v=YPKVAbNSxVQ
Posted by BattaBox on Monday, September 12, 2016
Animalisti e organizzazioni internazionali contestano questa forma di intrattenimento definendola crudele e inaccettabile nonché potenzialmente pericolosa. Vi sono infatti molte preoccupazioni per il benessere degli animali coinvolti.
Se la cura dei montoni varia da persona a persona con esemplari decisamente più in salute di altri, durante i combattimenti gli animali possono riportare ferite anche gravi e soffrire di forte stress.
Non la pensano così i proprietari, che sostengono fermamente l’opposto. Lo sparring verrebbe interrotto in caso di spargimento di sangue, ma sarà davvero così? C’è poi il discorso dal punto di vista etico e morale: è giusto divertirsi sulla pelle degli animali in svaghi anacronistici? Noi crediamo che la risposta sia no.
Il combattimento dei montoni affonda le sue radici nelle strade di Lagos degli anni ’80 per celebrare la festa musulmana di Eid-el-Kabir, ma nel mondo di oggi non vi dovrebbe essere posto per questo tipo di divertimento.
La pratica andrebbe abbandonata e vietata dalla legge. Questo chiedono gli attivisti e noi ci uniamo a questo appello.
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Fonte: Asknigeria
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