Operazione Colleferro: le Associazioni lanciano una nuova campagna di adozione e la raccolta fondi per sostenere le ingenti spese legate al sequestro
Ricordate l’operazione Colleferro? Nel gennaio del 2013, la denuncia dell’Italian Horse Protection association portò alla luce uno scandaloso caso di maltrattamento di animali in alcuni comuni della provincia di Roma e diede avvio al sequestro di equidi più grande della storia italiana.
Grazie ad essa, dal gennaio 2013 fino ad ora, sono stati strappati via dalla collina degli orrori e salvati dalla fame e dalla sete ben 200 animali, tra cavalli, muli, asini, pony e bardotti.
Oggi, a distanza di un anno, gli animali da dare in affido sono ancora molti e per questo motivo ENPA, IHP, IRDA e LEGAMBIENTE hanno lanciato una nuova campagna di adozione e la raccolta fondi sostenere le spese, veterinarie, legali, di alimentazione e di trasporto. E non solo: anche per i cavalli già affidati il lavoro non è terminato, dal momento che si devono affrontare le visite di verifica, l’assistenza per situazioni particolari e il procedimento giudiziario appena avviato.
Intanto, ci sono ancora 5 cavalli da sequestrare, 10 da affidare e tantissime femmine che in questi mesi hanno partorito o stanno partorendo.
L’operazione – Nonostante l’imponenza dell’operazione, tale da richiedere la partecipazione congiunta del Ministero della Salute, dei NAS, del Corpo Forestale, della Polizia di Stato e delle associazioni, queste stesse lamentano che “le Istituzioni, le Autorità locali e le Procure non hanno stanziato un euro per far fronte al sequestro Colleferro, dimostrando quello che denunciamo da tempo e cioè che, senza l’iniziativa delle associazioni e dei cittadini, parlare di stop ai maltrattamenti rimarrebbe solo teoria. Stiamo lavorando per cambiare questa situazione, ma adesso è tempo di agire. Per questo lanciamo la raccolta fondi e una nuova campagna di adozione per portare al sicuro tutti gli animali”.
Gli interventi hanno battuto le centinaia di ettari di terreno delle colline di Colleferro: qui gli animali si erano ormai quasi tutti inselvatichiti, molti sono stati trovati morti o agonizzanti, in terreni dove i resti decomposti di cavalli erano sparpagliati ovunque. Quelli in più gravi condizioni sono stati portati in clinica, dove non tutti sono sopravvissuti.
A nome di tutte le associazioni è partita una diffida legale nei confronti dei sindaci e dei dirigenti Asl dei Comuni interessati, affinché facciano opportuna vigilanza e impediscano che il maltrattatore, ancora a piede libero, ricominci a trafficare con gli animali come ha già minacciato di fare.
Per chiedere in affidamento cavalli o pony sequestrati, mandate una mail a ihp@horseprotection.it e a tutela.animale@sanita.it.
Per fare una donazione, queste le coordinate:
IBAN IT 43 P084 2537 9500 0001 0359 230
CONTO CORRENTE POSTALE 99980120
Germana Carillo
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