L’abete abbattuto per l’albero di Natale di New York era la casa di una civetta che si è ritrovata viva per miracolo a 300 km di distanza

Una civetta è stata trovata nell'abete che diventerà l'albero di Natale del Rockefeller Center che è stato abbattuto a New York

Un vero e proprio miracolo che sia ancora viva. Una civetta è stata trovata nell’abete che diventerà l’albero di Natale del Rockefeller Center  che è stato abbattuto a New York e poi trasportato per chilometri e chilometri. In tutto quel tempo, l’animale è rimasto lì. Fortunatamente è stato salvato da un volontario del Ravensbeard Wildlife Center dove ha già iniziato la riabilitazione per essere reinserito in natura.

Nel 2020 ancora si abbattono alberi per trasformarli in decori natalizi, è questa di per sé è già una notizia. La seconda è che ancora una volta, la mano dell’uomo riesce a portare squilibrio nella natura. Già perché questo maestoso abete che adesso domina il Rockefeller Center era la casa di questa civetta acadica e probabilmente di altri animali selvatici. Mentre veniva abbattuto a Oneonta, la civetta è rimasta lì ignara di quello che sarebbe successo a breve.

L’albero è stato caricato su un camion e ha viaggiato per quasi 300 chilometri. Arrivato a destinazione, durante il montaggio, un volontario del Ravensbeard Wildlife Center si è accorto che il piccolo animale era lì impaurito tra i rami. L’animale è stato portato nel centro di riabilitazione, dove gli esperti lo hanno identificato: non è un cucciolo come si potrebbe pensare dalle dimensioni, ma un esemplare adulto Saw-whet, ovvero la civetta acadica (Aegolius acadicus) chiamata anche gufo nordico perché originario del Nord America. Tra le caratteristiche c’è il suo aspetto: pesa 100 grammi ed è di appena 20 centimetri, per questo potrebbe essere scambiato per un cucciolo.

La civetta non mangiava né beveva da giorni, ed era quasi moribonda. Ribattezzata Rockefeller adesso ha iniziato il suo percorso di recupero e sembra reagire bene. Una volta che sarà in condizioni ottimali potrà finalmente tornare libera tra i suoi alberi.

Fonte: Ravensbeard Wildlife Center

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