André-Joseph Bouglione, l’ex domatore che ha fondato un circo senza animali

Che nel circo gli animali siano bistrattati, frustrati e sedati per essere sottomessi, non è di certo una novità, ma il tutto assume un valore ancora più veritiero quando a denunciare le violenze è un ex domatore che stanco di vedere tanta sofferenza, ha aperto un circo senza animali in Francia.

Che nel circo gli animali siano bistrattati, frustrati e sedati per essere sottomessi, non è di certo una novità, ma il tutto assume un valore ancora più veritiero quando a denunciare le violenze è un ex domatore che stanco di vedere tanta sofferenza, ha aperto un circo senza animali in Francia.

André-Joseph Bouglione, 44 anni e da sempre nel mondo dei circensi francesi, è un ex domatore e direttore del circo Joseph Bouglione, che da circa un anno si è trasformato nell’Ecocirque: un tendone dove non ci sono animali ad esibirsi.

Mai più orsi che giocano con le palline, tigri che saltano nel fuoco, elefanti cavalcati o agghindati con improponibili coroncine. Una decisione che Bouglione ha preso assieme alla moglie Sandrine, anche lei ex domatrice, perché stanco di vedere la sofferenza degli animali.

Per fortuna, i tempi stanno cambiando e sono sempre di più le persone che decidono di non alimentare il fatturato del circo con animali, proprio in questi giorni, ad esempio, la società Car Prompogil, che gestisce il Circo Circus, una sorta di istituzione del mondo circense francese, è stata posta su sua richiesta in liquidazione dopo anni di calo delle entrate.

Il circo con animali non piace più

Nessuno vuole vedere animali in gabbie minuscole. Le accuse di maltrattamento portate avanti dalle associazioni animaliste stanno finalmente ottenendo l’effetto sperato. Un leone lontano dalla Savana non può essere felice. Se n’è accorto André-Joseph Bouglione che non si sentiva più a suo agio nel portare avanti un certo tipo di spettacolo.

Così ha deciso di smettere, pienamente convinto che anche alla maggior parte dei francesi non interessasse più vedere animali che si comportano in maniera del tutto innaturale. Gli animali del suo circo sono stati dirottati verso rifugi per animali, impensabile di poterli trasferire in natura dopo essere nati e cresciuti in cattività.

Così il suo tendone è diventato un ecocirco, molto simile alla Cirque du Soleil, lo spettacolo umano più famoso al mondo.

L’ex domatore ha lavorato per un periodo anche al circo Togni, quindi conosce bene le dinamiche che vivono gli animali: bastonati, torturati, sedati,frustati e costretti a vivere in spazi ridotti.

Senza contare lo stress del viaggio e l’arrivo nelle città dove spesso poi dormono sull’asfalto. André-Joseph Bouglione ha raccontato tutto questo in un libro dal titolo Contre l’exploitation animale (Ed Tchou), uscito in Francia, che parla appunto del perché il circo non ha più ragione di esistere.

Ricordiamo che in Italia è stato fatto un bel passo in avanti, anche se parliamo di una mezza vittoria perché la legge delega di riordino del settore dello Spettacolo ne prevede un ‘graduale superamento’. In futuro, anche da noi non si potranno più utilizzare animali in circhi e spettacoli viaggianti, come già succede in oltre 50 Paesi di tutto il mondo.

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Dominella Trunfio

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