Sul suo sito, lo zoo di Berlino ha comunicato la chiusura a tempo indeterminato della struttura a causa dell'influenza aviaria che ha colpito per il momento un solo uccello, ma sono in corso indagini su circa altri 1200 esemplari
L’influenza aviaria si sta diffondendo, ormai da tempo, un po’ in tutta Europa, colpendo allevamenti piccoli e grandi, uccelli selvatici ma anche animali negli zoo.
Da qualche giorno lo zoo di Berlino si è visto costretto a chiudere in seguito alla positività di un uccello acquatico, morto proprio a causa dell’influenza aviaria.
Al momento, si legge in un comunicato dello zoo che:
C’è stato un solo caso accertato di influenza aviaria (Scopus umbretta, morta il 13 novembre). Tuttavia, sono in corso i test sui restanti 1.207 uccelli. Nessun altro uccello è morto e nessuno è stato ucciso. Attualmente si sta indagando se il virus H5N1 sia stato introdotto nello zoo da un uccello selvatico. Tuttavia, l’analisi per fare affermazioni attendibili su come procedere richiede tempo.
Come specifica lo zoo tedesco, il caso di influenza aviaria è stato individuato dal Laboratorio statale di Berlino-Brandeburgo (LLBB) e confermato dal Laboratorio nazionale di riferimento per l’influenza aviaria e ha riguardato appunto un’umbretta, un uccello trampoliere alto fino a 56 cm, morto il 13 novembre.
L’accesso allo zoo è attualmente consentito solo per motivi assolutamente necessari (ad esempio per prendersi cura degli animali). I dipendenti incaricati della cura degli uccelli sono stati informati e indossano indumenti protettivi per prevenire la trasmissione e la diffusione del virus.
Naturalmente, il fine ultimo è quello di evitare la diffusione della malattia, in particolare nello zoo ma anche che si estenda ad altri animali domestici o allevamenti della zona:
Lo zoo di Berlino, l’ufficio veterinario e l’amministrazione del senato lavorano a stretto contatto per prevenire la diffusione dell’influenza aviaria.
Come ha dichiarato Christian Kern, direttore zoologico dello zoo di Berlino:
Abbiamo reagito immediatamente con misure di quarantena di vasta portata. Quasi tutti gli uccelli, compresi i nostri pinguini, sono stati ora spostati nelle voliere o nelle stalle posteriori. Fortunatamente, nessun altro animale mostra sintomi che corrispondono alla malattia. Tuttavia, tutti gli uccelli sono testati per l’influenza aviaria. Finora, le infezioni nell’uomo sono state associate al virus H5N1 solo in casi isolati. Tuttavia, esiste il rischio di introdurre il virus in altre popolazioni di uccelli. Una chiusura precauzionale dell’intero giardino zoologico è un passo importante in questa situazione fino a quando non avremo una migliore visione d’insieme della situazione. L’obiettivo primario è prevenire la diffusione dell’influenza aviaria.
I gestori hanno fatto sapere inoltre che non si può prevedere quando lo zoo tornerà ad essere aperto al pubblico (purtroppo mai, sembra non essere un’opzione!):
Per quanto tempo lo Zoo di Berlino dovrà rimanere chiuso non è ancora prevedibile. L’Acquario e il Tierpark Berlin rimarranno aperti.
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Fonte: Zoo Berlin
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