Il terribile ritrovamento di una carcassa di tursiope è la dimostrazione della crudeltà dell'uomo nei confronti degli animali e della natura
Il terribile ritrovamento di una carcassa di tursiope sarebbe l’ennesima dimostrazione della crudeltà dell’uomo nei confronti degli animali e della natura. L’animale aveva la testa mozzata e con la coda legata a un cima
A largo di San Leone, nelle acque davanti ad Agrigento, alcuni diportisti hanno trovato un esemplare di tursiope morto. La tragica scoperta è stata condivisa sui social dall’associazione ambientalista Mareamico. Non un incidente né uno scontro con un’imbarcazione, secondo i volontari, ma una vera e propria esecuzione: il mammifero sarebbe stato rinvenuto con la testa mozzata e con una cima legata alla coda; l’avanzato stato di decomposizione indicherebbe che l’animale si trovasse lì da molti giorni.
Ma chi potrebbe architettare una tale tortura ai danni di un povero animale? I volontari dell’associazione sospettano che possa essere stato qualche pescatore locale: i delfini infatti, per loro natura esuberanti e giocherelloni, spesso depredano le reti dei pescatori piene di pesci e scatenano le ritorsioni di pescatori arrabbiati e irrispettosi dell’ecosistema marino. Non è il primo caso di uccisione di delfini nel mare siciliano, purtroppo – accade spesso che i volontari recuperino in acqua carcasse di animali uccisi dall’ira dei pescatori.
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Fonte: Facebook
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